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Patrizia MelloWritten by: Design

Ideas Box: la mediateca portatile per non lasciare indietro nessuno

Ideas Box: la mediateca portatile per non lasciare indietro nessuno

Nell’ambito di “Sea beyond”, ha fatto tappa a Venezia l’iniziativa di Bibliothèques sans frontières con il kit di Philippe Stark per le utenze più vulnerabili

 

VENEZIA. In un momento storico in cui le catastrofi ambientali e i conflitti bellici affliggono il pianeta terra, mentre il divario tra chi può accedere ai vantaggi tecnologici e chi ne resta totalmente escluso continua a crescere, aprendo una voragine d’incomprensione scoraggiante, nel mondo c’è chi si muove e opera in maniera intelligente, studiando soluzioni concrete perché l’umanità tutta possa trovare o ritrovare la propria strada, possa scoprire la bellezza dell’oggi e di un possibile domani, oltre gli accadimenti che ne segnano caparbiamente il destino.

 

Una fantastica cassetta degli attrezzi, spedita in due pallet

Patrick Weil

è una di queste persone intelligenti. Storico e direttore di ricerca presso il CNRS, nel 2007 ha avuto l’idea geniale di fondare una ONG per rafforzare l’accesso all’informazione, all’istruzione e alla cultura in tutto il mondo denominata Bibliothèques sans frontières (BSF), con sede dal 2021 anche in Italia. L’idea di abbattere le barriere della cultura si è potuta concretizzare qualche anno più tardi grazie all’acume creativo (nonché all’intelligenza) di Philippe Starck con la realizzazione di Ideas Box, una libreria portatile e un centro multimediale pop-up che può essere facilmente spedito, indipendente dal punto di vista energetico. In sintesi, una mediateca mobile, in kit, che si apre in meno di venti minuti per configurare uno spazio culturale di 100 mq comprensivo di un ampio tappeto. Dotata di connessione internet via satellite, un server digitale, un generatore di corrente, 25 tablet e laptop, 6 fotocamere HD, un grande schermo HD, giochi da tavolo, materiali per arti e mestieri, libri e un palco per musica e teatro, questa scatola è una fantastica cassetta degli attrezzi da cui bambini e adulti possono attingere ovunque in aree disagiate come campi profughi, comunità isolate, spazi urbani disserviti e terre remote di popolazioni indigene. Al progetto ha collaborato l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR). Ogni set di moduli e unità di stoccaggio viene spedito su due pallet standard. 

 

Sapere e preservare sin da piccoli

Di volta in volta, il contenuto di ogni scatola viene adattato alle esigenze delle differenti comunità in collaborazione con organizzazioni, leader e membri delle stesse. In tal senso, lo scorso 8 giugno a Venezia, in occasione della “Ocean Literacy World Conference” organizzata nell’ambito di “Sea beyond” (il programma educativo lanciato nel 2019 dal Gruppo Prada in collaborazione con la Commissione oceanografica intergovernativa dell’UNESCO per sensibilizzare sui temi della sostenibilità e della preservazione del mare), Ideas Box si è trasformata nel principale interlocutore tra le comunità e l’oceano, un concentrato di saperi per avvicinare in particolare i bambini al mare e ai suoi segreti, educandoli fin da piccoli a preservarne l’integrità, la ricchezza e la bellezza.

 

Intelligenza creata crea nuova intelligenza

La prossima tappa della conferenza, che si è conclusa con la “Venice Declaration for Ocean Literacy”, sarà Nizza a giugno 2025; mentre la Sea beyond Ideas Box verrà affidata alla Fondazione Quartieri Spagnoli di Napoli. Per l’occasione Weil e Starck in persona hanno raccontato la storia di una sinergia nata nel 2010, quando il team di BSF si è chiesto come andare oltre la mera spedizione di valige di libri per portare aiuto agli abitanti di Haiti, colpita da un devastante terremoto. Da lì in poi si è fatta strada l’idea di una scatola che offra varietà di strumenti e contenuti culturali (le prime tre sono state inviate nel 2014 in Burundi), verso una forma di “democrazia realizzata”, perché è così, lavorando sul campo, e non a parole, che si tessono trame di futuro comunitario, intelligente, multiculturale; ed è così, spiega Starck, che l’intelligenza creata crea nuova intelligenza, esaltando il senso stesso dell’essere creativi e sottolineando che per lui è stata la più grande occasione di sentirsi – come designer – utile per gli altri. 

 

Un villaggio nomade per ricostruire l’immaginazione e la cultura

“In caso di disastri“, afferma Starck, “le persone pensano a donare tende, curare e nutrire. Ma ci si è chiesti: come ricostruiamo noi stessi? Quando i tuoi genitori sono stati fatti a pezzi a colpi di machete, quando non hai più una casa, niente. Questi sono libri, per ricostruire l’immaginazione, ricostruire la cultura. Mi hanno chiesto di realizzare questo villaggio itinerante, questo villaggio nomade, che funziona straordinariamente bene e che dà subito l’immagine che ogni libro è un mattone che permette di ricostruire la vita delle persone, una casa virtuale attorno a loro!

 

Per dare dignità, speranza e un futuro migliore

Finora sono stati realizzati ben 178 progetti indirizzati alle popolazioni più vulnerabili per differenti aree d’intervento: rifugiati e sfollati; educazione formale e informale; post conflitto e costruzione della pace; accesso ai diritti e al digitale; occupazione e imprenditorialità; amministrazione e servizi pubblici. Il più recente, racconta Weil, in Ucraina: “Finché la guerra continuerà, BSF e i suoi partner faranno tutto il possibile per offrire sostegno alle vittime del conflitto, per aiutarle a ritrovare la dignità e la speranza in un futuro migliore”.

 

Autore

  • Patrizia Mello

    Si interessa di teoria, storia e critica del progetto contemporaneo, argomenti su cui svolge attività didattica e ricerca, pubblicando numerosi articoli e saggi, e organizzando convegni. Tra le sue pubblicazioni: “Progetti in movimento. Philippe Starck (1997); “L’ospedale ridefinito. Soluzioni e ipotesi a confronto” (2000); “Metamorfosi dello spazio. Annotazioni sul divenire metropolitano” (2002); “Ito digitale. Nuovi media, nuovo reale” (2008); “Design Contemporaneo. Mutazioni, oggetti, ambienti, architetture” (2008); “Neoavanguardie e controcultura a Firenze. Il movimento Radical e i protagonisti di un cambiamento storico internazionale” (2017); “Firenze e le avanguardie Radicali” (2017); "Twentieth-Century Architecture and Modernity: Our Past, Our Present" (2022)

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Last modified: 12 Giugno 2024