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Cecilia RosaWritten by: Reviews

La monumentalità informale di James Stirling a Roma

Presso la Basilica di Nettuno otto progetti dello studio Stirling, Wilford and Associates realizzati tra 1980 e 2000

 

ROMA. Nei sorprendenti spazi della Basilica di Nettuno, adiacenti alla celebre Rotonda del Pantheon e per la prima volta aperti al pubblico, si può godere della piccola ma stimolante mostra “Drawing on History – Disegnare con la Storia. Stirling, Wilford and Associates 1980-2000”. L’esposizione, visitabile fino al 28 dicembre, racconta la sinergia collaborativa dello studio fondato a Londra da James Stirling (1924-1992) e da Michael Wilford (1938) attraverso un’eterogenea selezione di disegni, foto e plastici provenienti dall’archivio dello studio britannico.

La mostra, curata da Marco Iuliano e Gabriella Musto con Antonello Alici e James Jones e resa possibile grazie alla Direzione musei statali della Città di Roma, alla Direzione del Pantheon e allo sponsor tecnico American Express, costituisce la tappa italiana di una manifestazione itinerante che raggiungerà Dublino nel 2023 e Londra nel 2024 in occasione del centenario della nascita di Stirling, per poi concludersi presso la nuova Liverpool School of Architecture l’anno successivo.

È difficile immaginare un luogo più suggestivo delle sale della Basilica di Nettuno per raccontare l’opera di un architetto come Stirling, premio Pritzker nel 1981 e profondissimo conoscitore della storia dell’architettura, che ha saputo reinterpretare diversi linguaggi in una figurazione architettonica unica e ancora oggi influente.

I progetti sono allestiti su semplici piani bianchi che ricordano grandi tavoli di lavoro, quasi ad esprimere la coralità delle opere di Stirling e Wilford e dei vari componenti dell’atelier. Suggestivi schizzi a mano si affiancano a disegni esecutivi, accurati plastici, foto, appunti e documenti in un evocativo resoconto che restituisce la complessità del processo progettuale. Nella pluralità degli elaborati si rintraccia anche il non facile passaggio dall’espressività del disegno a mano all’omologazione del disegno digitale, che proprio all’inizio degli anni ottanta iniziava a diffondersi.

Gli ambienti della Basilica di Nettuno, inondati dalla luce delle grandi finestre termali, carichi di eloquenza materica e cosparsi di reperti provenienti da diverse epoche della storia del Pantheon, fanno da contrappunto alle affascinanti assonometrie isometriche dei progetti di Stirling. Ma il contrasto tra l’atemporalità del monumento romano e gli elaborati esposti è solo apparente. Ogni edificio è infatti associato a un principio progettuale: al tema della Proporzione si affianca infatti il progetto della Number One Poultry di Londra (1985-1998); il soggetto del Locus viene raccontato con i disegni per Palazzo Citterio/Museo di Brera a Milano (1986-2000); il principio della Sequenza viene associato al concorso per il Museum of Scotland di Edimburgo del 1991, e così via.

Otto progetti per otto capisaldi della progettazione architettonica (Adattamento, Locus, Composizione, Genius Loci, Sequenza, Ornamento, Assemblaggio) nei quali risuona l’universalità degli spazi del Pantheon. Il monumento per eccellenza ospita così la “monumentalità informale”, come Stirling stesso l’ha definita, dei progetti dello studio britannico, in un proficuo dialogo che scavalca spazio e tempo.

 

Drawing on History – Disegnare con la Storia. Stirling, Wilford and Associates 1980-2000

Pantheon, Piazza della Rotonda, Roma
dal 24 settembre al 28 dicembre
a cura di: Marco Iuliano e Gabriella Musto con Antonello Alici e James Jones
direzionemuseistataliroma.beniculturali.it/istituti/pantheon/

Autore

  • Cecilia Rosa

    Nata a Roma (1990), dove vive e lavora, studia Architettura tra Roma, Milano e Porto, laureandosi con lode nel 2016 presso il Politecnico di Milano. Nel 2019 consegue un Master di II livello presso lo IUAV di Venezia in “Architettura digitale”. Dopo diverse collaborazioni tra Roma e Bologna, dal 2016 porta avanti la professione collaborando con lo studio romano STARTT (studio di architettura e trasformazioni territoriali) su diversi progetti a varie scale, seguendo principalmente progetti museografici. Dal 2019 è assistente alla docenza presso il Dipartimento di Architettura all'Università degli Studi “Roma Tre” e dal 2023 è dottoranda presso il medesimo Dipartimento

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Last modified: 6 Ottobre 2022