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Un anno di tributi a Enric Miralles

Un anno di tributi a Enric Miralles

A vent’anni dalla scomparsa, Barcellona rende omaggio all’architetto catalano con cinque esposizioni e un fitto calendario di eventi

 

BARCELLONA. Enric Miralles (1955-2000) è considerato dal pubblico di architetti un genio. Qui, nella sua città, il suo nome è legato soprattutto al mercato di Santa Caterina, terminato dopo la sua morte, all’edificio di Gas natural, al Paseo Icaria e al Parco Diagonal Mar. Con il cimitero d’Igualada (dove è sepolto), progettato insieme a Carme Pinós e recentemente dichiarato bene d’interesse nazionale, ha raggiunto il riconoscimento internazionale. In 26 anni di carriera ha totalizzato 62 premi, tra cui quello Nazionale d’architettura e il Leone d’oro della Biennale di Venezia, e lasciato in eredità 225 opere e progetti realizzati in diversi paesi. Un architetto prolifico e sfaccettato, che ha affiancato alla professione l’insegnamento nelle università di Barcellona e Francoforte, ma anche nelle prestigiose Yale, Harvard, Princeton e Columbia.

Studiato dalle scuole di architettura di tutto il mondo, è scomparso troppo giovane per aver lasciato un segno tra i non addetti ai lavori, e l’iniziativa di celebrare l’architetto e la sua opera a vent’anni dalla morte porta con sé anche la volontà di farlo conoscere al grande pubblico.

Come spiegano i curatori dell’iniziativa Joan Roig (titolare dello studio Battle i Roig) e Benedetta Tagliabue (che ne ha proseguito l’opera nello studio Miralles Tagliabue EMBT): “È stato fatto uno sforzo meticoloso per cercare nell’archivio quei materiali che possono spiegare al meglio Miralles al grande pubblico. Un omaggio pensato per renderlo accessibile a tutti, ricordarne la figura umana e professionale ma anche mantenere vivo lo spirito del visionario e dello sperimentalista, come modo di lavorare e di vedere il mondo. E lasciare la sua eredità anche alle generazioni future”.

La Fondazione Enric Miralles, che ne custodisce il lascito e riceve ogni anno più di 2.000 visite da tutto il mondo, è alla testa dell’iniziativa, con il supporto del Comune di Barcellona e della Generalitat de Catalunya, in collaborazione con la Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Barcellona (ETSAB), il Col·legi d’Arquitectes de Catalunya (COAC) e, ovviamene, lo studio EMBT.

 

Il “circuito Miralles” tra aprile e fine anno

Il programma comprende 5 esposizioni e attività diverse, distribuite tra aprile e la fine dell’anno. Il “circuito Miralles” è accessibile a varie tipologie di pubblico e si svolge in diversi formati, per sottolineare le molteplici sfaccettature di Miralles – conversazioni, dibattiti, fotografie, video, disegni, plastici, quaderni, schizzi, collage – con una selezione di materiali originali, alcuni inediti, che per la prima volta varcano la soglia dell’archivio della Fondazione.

Particolarmente emblematici gli spazi che accolgono i diversi eventi, a partire dal Saló del Tinell del Museo di Storia, sede della mostra centrale su Miralles architetto, scelto perché nel 1956 ospitò la prima retrospettiva su Antoni Gaudí. Ma anche il Centre d’Arts Santa Mònica, il Disseny Hub, la sede dell’Ordine degli Architetti (COAC), la Scuola Tecnica Superiore di Architettura (ETSAB) e la Fondazione Enric Miralles. Nel corso del 2021 altri eventi, in fase di definizione, si aggiungeranno a quelli già in programma, qui elencati.

 

MIRALLES: A quarts de quatre…

Salò del Tinell, MUHBA Museu d’Història de Barcelona, 15 aprile | 4 luglio
In mostra quattro opere emblematiche illustrate da disegni, schizzi, fotografie, collage, plastici, e i quaderni personali: il cimitero di Igualada (1985-91), il Padiglione da basket di Huesca (1994), il mercato di Santa Caterina (1997) e il Parlamento scozzese di Edimburgo (2004).

 

MIRALLES. Photos & Collages

Centre d’Arts Santa Mònica, 15 aprile | 30 giugno
Fotomontaggi, fotografie di viaggi professionali e familiari, proiezioni, ma soprattutto i collage, 170 circa, una tecnica che Miralles usava in modo sistematico, messi in mostra a illustrare la molteplicità delle sue forme espressive. Per l’occasione è stato costruito l’elemento espositivo dei collage, progettato da Miralles nel 1995.

 

MIRALLES. To be continued…

Fondazione Enric Miralles, 15 aprile | 23 dicembre
Con una selezione di modelli, schizzi, fotografie, lettere, collage e proiezioni, la Fondazione Enric Miralles presenta l’eredità che l’architetto ha lasciato e che da vent’anni prosegue nelle opere dello studio Miralles Tagliabue EMBT.

 

MIRALLES. Perpetuum Mobile

Disseny Hub, 27 maggio | 29 agosto
Il Miralles designer di mobili “in movimiento” e oggetti inediti, sedie e lampade esclusive. Pezzi unici che l’architetto ha progettato per la sua casa, accompagnati da piante, disegni e schizzi dei progetti, in mostra per la prima volta.

 

MIRALLES. Converses

COAC, 3 giugno | 10 giugno | 17 giugno
Un ciclo di conferenze pubbliche a cui prendono parte professori, partner professionali, collaboratori e amici che hanno conosciuto personalmente e professionalmente l’architetto catalano. Parteciperanno Rafael Moneo, Benedetta Tagliabue, Beatriz Colomina, Soraya Smithson e Carme Pinós.

 

MIRALLES. A l’escola

ETSAB, 22 settembre | 24 novembre
Il lavoro accademico di Miralles in tutte le sue tappe, dagli esordi nel 1984 presso la Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Barcellona (ETSAB), alla docenza ad Harvard, con la cattedra Kenzo Tange.

 

 

Autore

  • Francesca Comotti

    Laureata in architettura al Politecnico di Milano nel 1998, dopo alcuni anni come libero professionista rivolge la sua attenzione al mondo editoriale, formandosi presso la redazione della rivista «Area» e il settore libri di Federico Motta Editore. La tesi in urbanistica, con i professori Giancarlo Consonni e Giuseppe Turchini le apre (inconsapevolmente) la strada verso quella che è diventata la sua città di adozione, Barcellona, dove risiede dal 2004. Da qui consolida il suo percorso professionale come giornalista freelance specializzata in architettura contemporanea, collaborando stabilmente con alcune testate di settore italiane e come corrispondente per «Il Giornale dell’Architettura». Per la casa editrice spagnola Loft Ediciones ha pubblicato come co-autrice «Atlas for living», «Atlas de arquitectura del paisaje» e «Sketch landscape»

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Last modified: 26 Aprile 2021