Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione circa il degrado in cui versa l’opera di Giuseppe Sommaruga presso il Campo dei Fiori
Sono un fotografo e appassionato di architettura; con l’obiettivo di censire e valorizzare le architetture del Novecento ho fondato la pagina Architettura del 900 in Italia. Tramite dei video e foto pubblicate in rete sono venuto a conoscenza dello stato di degrado in cui versa il ristorante Belvedere al Campo dei Fiori di Varese. Magnifico esempio di architettura modernista Liberty, fu progettato da Giuseppe Sommaruga assieme al complesso del Grand Hotel e alla funicolare per volontà della Società Grandi Alberghi di Milano. Inaugurato il 30 aprile 1911, il ristorante divenne famoso oltre che per l’ottima cucina anche per la vista mozzafiato a 180° di cui si godeva dal grande salone semicircolare proiettato a strapiombo sulla valle. Dopo circa 50 anni di attività, il ristorante venne chiuso definitivamente nel 1968.
Da allora la situazione è peggiorata di giorno in giorno senza che nessuno se ne prendesse cura; è stato vandalizzato, spogliato, e preso d’assalto dalla vegetazione che lo sta divorando lentamente. Parte della struttura è stata danneggiata, divelte le recinzioni di protezione, distrutte porte e finestre, rubata la ferramenta, imbrattati i muri, staccati canali di scolo dalle grondaie e sradicato parte del parquet originale del salone. Negli ultimi anni il degrado è aumentato; all’interno è stato acceso un falò, che avrebbe potuto causare un incendio devastante con conseguenze disastrose sia per la struttura che per il parco circostante. Parte del tetto del salone ristorante al primo piano, dopo un ripristino eseguito nel 2007, è crollato. Lasciato in balia dei vandali che trovano spazio per alloggi selvaggi, bivacchi e rave party illegali che potrebbero trasformarsi in tragedia vista la precarietà della struttura, sta lentamente e inesorabilmente andando alla rovina. Fermiamo al più presto questo scempio prima che sia troppo tardi per poter intervenire sulla struttura. Spero che vengano prese almeno delle misure immediate per la messa in sicurezza del tetto, per contenere il degrado e rallentare la rovina, in attesa di un possibile recupero e riutilizzo della struttura inserita in un contesto naturale e paesaggistico unico nel suo genere.
Assieme alla funicolare, è possibile votare l’opera (in questo video, le condizioni al 14 marzo 2018) nell’ambito del censimento nazionale 2020 come Luogo del Cuore FAI.
Luigi Matteoni, Milano
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lettere al Giornale , restauro
Last modified: 22 Maggio 2020