Prorogata al 19 marzo la presentazione delle domande al bando del MISE
ROMA. L’ultima indagine dell’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) ha evidenziato che 6 PMI su 10 non registrano marchi, disegni, modelli e brevetti perché “non sanno bene come fare”, dicono di “non avere abbastanza informazioni” e lamentano “uno scarso supporto – sia in termini di accompagnamento che d’incentivi economici – verso un investimento percepito ancora come un costo”. Solo il 13% delle imprese contattate ha dichiarato di aver ottenuto finanziamenti utilizzando i propri diritti di proprietà intellettuale.
Questa premessa risulta fondamentale se si desidera comprendere, almeno per ciò che concerne l’aspetto d’incentivazione, come il bando “Disegni+4” rientri all’interno di una strategia ben precisa del Ministero dello Sviluppo economico, funzionale alla valorizzazione dei titoli di proprietà intellettuale. Il bando, pubblicato nella “Gazzetta ufficiale” n.283 del 3 dicembre 2019, mira a sostenere la capacità innovativa e competitiva delle PMI attraverso lo sfruttamento economico dei disegni/modelli sui mercati nazionali e internazionali. Il progetto deve riguardare la valorizzazione di un disegno/modello registrato a decorrere dal 1° gennaio 2018. L’aspetto temporale non è secondario se consideriamo che nelle passate edizioni potevano essere valorizzati disegni/modelli in corso di validità (quindi registrati o rinnovati nei 5 anni precedenti), mentre in questa edizione si cerca di spingere la valorizzazione di titoli recenti e non d’idee nella maggior parte dei casi parcheggiate da tempo nei cassetti.
Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 13 milioni, e le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili. Le agevolazioni sono finalizzate all’acquisto di servizi specialistici esterni, con un focus sulle imprese manifatturiere interessate a favorire la messa in produzione di nuovi prodotti attraverso consulenze su materiali, prototipi, stampi, certificazioni e approccio al mercato (fase 1). L’importo massimo dell’agevolazione per la fase 1 è pari a 65.000 euro. La commercializzazione del disegno/modello registrato rientra invece nella fase 2. Sono ammissibili le spese sostenute per consulenza tecnico-economica e consulenza legale, con un’agevolazione fino a 10.000 euro.
L’emergenza coronavirus non ha risparmiato neanche i bandi in corso. È stato infatti deciso uno slittamento del termine in considerazione delle difficoltà di molte imprese delle aree a rischio contagio ad aderire in tempi utili alle procedure di “Disegni+4”.
Se dovessimo sbilanciarci sulla risposta delle PMI italiane alla replica di questa iniziativa, è sufficiente fornire tre dati: 1) nella terza edizione (2016) la fase istruttoria di tutte le domande presentate fu chiusa al protocollo numero 970 (sfiorate quindi le mille pratiche ammesse a valutazione); 2) a distanza di quattro anni, sono sicuramente cresciute capacità e consapevolezza dell’importanza della tutela. A detta di Christian Archambeau, direttore esecutivo EUIPO, il numero di violazioni dichiarate è infatti sceso dal 31% al 24%, grazie all’efficacia della protezione; 3) il 31 gennaio 2020, a causa delle numerose domande e al conseguente esaurimento delle risorse finanziarie, il MISE ha stabilito la chiusura dello sportello a distanza di poche ore dall’apertura del bando “gemello” “Brevetti+”. È lecito ipotizzare, dunque, che andiamo incontro ad un’altra grande “caccia” di massa al finanziamento.
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Last modified: 4 Marzo 2020
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