Una mostra a Milano festeggia il 50° di fondazione dell’università della comunicazione
MILANO. Si può narrare una vicenda storica, ricca e complessa, attraverso documenti, immagini, oggetti e testimonianze in modo semplice ma profondo, con grazia e senza uso smodato di tecnologia? La mostra allestita da Migliore e Servetto, con la grafica di Italo Lupi, la curatela di Gianni Canova, rettore dell’Ateneo – inaugurata il 7 maggio scorso per celebrare i 50 anni dello IULM, Libera Università di Lingue e Comunicazione fondata da Carlo Bo e Silvio Federico Baridon – sembra essere lì a testimoniare proprio questo: il ritorno dell’allestimento, dell’esperienza reale, della semplicità efficace e comunicativa al tempo del digitale e del multimediale imperante. “Tornate all’antico e sarà un progresso”, scriveva Giuseppe Verdi in una sua lettera (inviata a Francesco Florimo il 5 gennaio 1871); così, Migliore e Servetto (da notare la loro mostra “Lightmorphing” in corso in Corea del Sud), in concerto con Lupi, non si sottraggono all’uso della tecnologia, ma riescono al contempo a comunicare con preziosa misura di mezzi che non toglie mai al visitatore emozione e partecipazione.
“IULM 50 – Eredità e Futuro” racconta in otto aree tematiche (Rettori e testimoni, Lauree honoris causa, Sedi, Comunicazione, Mostre, Eventi, Produzioni, Relazioni internazionali) la vita di un ateneo che dal 1994 condivide la sua storia con la riqualificazione architettonica e culturale del quartiere Barona e presenta un grande archivio grafico, multimediale e fisico. Attorno al tavolo di dieci metri, ove è raccolta la collezione – all’uopo approntata- di memorabilia dell’Università, otto grandi pergamene grafiche si srotolano da cinque metri di altezza su altrettanti tavoli a ripercorrere la storia e il lascito di IULM: dai primi rettori alle lauree ad honorem, dalle produzioni teatrali e cinematografiche alle campagne pubblicitarie, senza dimenticare lo Statuto del 1968, il libretto universitario della prima matricola – prontamente trovata ed intervistata – la “Gazzetta Ufficiale” del 1969, il computer del primo rettore e anche i giornali studenteschi “Il Pellicano” e “Il Luminare”. Non manca l’evoluzione architettonica dell’ateneo raccontata attraverso modelli e schizzi, per poi salire ad uno spazio di approfondimento al piano superiore.
La pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” risale al 20 marzo 1969. Da allora: «Mezzo secolo di vita. Mezzo secolo di idee, progetti, intuizioni, passioni» sono trascorsi, come ricorda il rettore Canova, il quale giustamente rivendica che «IULM è riuscita a costruirsi un’identità e a guadagnarsi una reputazione che ormai godono del consenso e del riconoscimento unanime nel mondo accademico e culturale italiano».
IULM 50 – Eredità e Futuro
IULM 6, Contemporary Exhibition Hall
7 maggio – 26 luglio 2019
via Carlo Bo, 7 Milano
Curatela: Gianni Canova
Allestimento: Migliore+Servetto Architects (Ico Migliore e Mara Servetto)
Progetto grafico: Italo Lupi
Ricerca e coordinamento: Roberta Sommariva (in collaborazione con gli Uffici dell’Ateneo)
Video: Giuseppe Carrieri con Giancarlo Migliore, Lisa Metelli, Davide Preti, IULM Communication
Coordinamento tecnico e logistico: Ufficio eventi con Massimiliano Prete
Ufficio stampa: Elisa B. Pasino
Realizzazione allestimento: Allestimenti Benfenati Spa
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allestimenti , anniversari , Milano , mostre , università
Last modified: 29 Maggio 2019