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Alessandro ColomboWritten by: Professione e Formazione Reviews

IULM fra eredità e futuro

IULM fra eredità e futuro

Una mostra a Milano festeggia il 50° di fondazione dell’università della comunicazione

 

MILANO. Si può narrare una vicenda storica, ricca e complessa, attraverso documenti, immagini, oggetti e testimonianze in modo semplice ma profondo, con grazia e senza uso smodato di tecnologia? La mostra allestita da Migliore e Servetto, con la grafica di Italo Lupi, la curatela di Gianni Canova, rettore dell’Ateneo – inaugurata il 7 maggio scorso per celebrare i 50 anni dello IULM, Libera Università di Lingue e Comunicazione fondata da Carlo Bo e Silvio Federico Baridon – sembra essere lì a testimoniare proprio questo: il ritorno dell’allestimento, dell’esperienza reale, della semplicità efficace e comunicativa al tempo del digitale e del multimediale imperante. “Tornate all’antico e sarà un progresso”, scriveva Giuseppe Verdi in una sua lettera (inviata a Francesco Florimo il 5 gennaio 1871); così, Migliore e Servetto (da notare la loro mostra “Lightmorphing” in corso in Corea del Sud), in concerto con Lupi, non si sottraggono all’uso della tecnologia, ma riescono al contempo a comunicare con preziosa misura di mezzi che non toglie mai al visitatore emozione e partecipazione.

“IULM 50 – Eredità e Futuro” racconta in otto aree tematiche (Rettori e testimoni, Lauree honoris causa, Sedi, Comunicazione, Mostre, Eventi, Produzioni, Relazioni internazionali) la vita di un ateneo che dal 1994 condivide la sua storia con la riqualificazione architettonica e culturale del quartiere Barona e presenta un grande archivio grafico, multimediale e fisico. Attorno al tavolo di dieci metri, ove è raccolta la collezione – all’uopo approntata- di memorabilia dell’Università, otto grandi pergamene grafiche si srotolano da cinque metri di altezza su altrettanti tavoli a ripercorrere la storia e il lascito di IULM: dai primi rettori alle lauree ad honorem, dalle produzioni teatrali e cinematografiche alle campagne pubblicitarie, senza dimenticare lo Statuto del 1968, il libretto universitario della prima matricola – prontamente trovata ed intervistata – la “Gazzetta Ufficiale” del 1969, il computer del primo rettore e anche i giornali studenteschi “Il Pellicano” e “Il Luminare”. Non manca l’evoluzione architettonica dell’ateneo raccontata attraverso modelli e schizzi, per poi salire ad uno spazio di approfondimento al piano superiore.

La pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” risale al 20 marzo 1969. Da allora: «Mezzo secolo di vita. Mezzo secolo di idee, progetti, intuizioni, passioni» sono trascorsi, come ricorda il rettore Canova, il quale giustamente rivendica che «IULM è riuscita a costruirsi un’identità e a guadagnarsi una reputazione che ormai godono del consenso e del riconoscimento unanime nel mondo accademico e culturale italiano».

 

IULM 50 – Eredità e Futuro

IULM 6, Contemporary Exhibition Hall
7 maggio – 26 luglio 2019
via Carlo Bo, 7 Milano

Curatela: Gianni Canova
Allestimento: Migliore+Servetto Architects (Ico Migliore e Mara Servetto)

Progetto grafico: Italo Lupi
Ricerca e coordinamento: Roberta Sommariva (in collaborazione con gli Uffici dell’Ateneo)
Video: Giuseppe Carrieri con Giancarlo MiglioreLisa MetelliDavide PretiIULM Communication
Coordinamento tecnico e logistico: Ufficio eventi con Massimiliano Prete
Ufficio stampa: Elisa B. Pasino
Realizzazione allestimento: Allestimenti Benfenati Spa

Autore

  • Alessandro Colombo

    Nato a Milano (1963), dove si laurea in architettura al Politecnico nel 1987. Nel 1989 inizia il sodalizio con Pierluigi Cerri presso la Gregotti Associati International. Nel 1991 vince il Major of Osaka City Prize con il progetto: “Terra: istruzioni per l’uso”. Con Bruno Morassutti partecipa a concorsi internazionali di architettura ove ottiene riconoscimenti. Nel 1998 è socio fondatore dello Studio Cerri & Associati, di Terra e di Studio Cerri Associati Engineering. Nel 2004 vince il concorso internazionale per il restauro e la trasformazione della Villa Reale di Monza e il Compasso d’oro per il sistema di tavoli da ufficio Naòs System, Unifor. È docente a contratto presso il Politecnico di Milano e presso il Master in Exhibition Design IDEA, di cui è membro del board. Su incarico del Politecnico di Milano cura il progetto per il Coffee Cluster presso l’Expo 2015

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Last modified: 29 Maggio 2019