“Le défi” è il titolo della retrospettiva dedicata dal Centre Pompidou all’architetto nipponico, autodidatta da Pritzker Prize che si svela anche fotografo
PARIGI. Il Centre Pompidou dedica – sino al 31 dicembre 2018 – un’importante retrospettiva all’architetto giapponese Tadao Ando (Osaka, 1941). Articolata in cinque sezioni – grazie a 180 disegni, 70 modelli, schizzi, carnets de voyage, fotografie scattate dallo stesso Ando che non sono mai state esposte in Europa, e diversi filmati – offre una lettura completa della sua opera, riflettendo sui principi portanti della sua architettura, come l’uso del cemento a vista, i volumi geometrici semplici, l’integrazione di elementi naturali – come l’acqua e la luce -, l’importanza dell’esperienza corporale generata dalla sua architettura.
Appassionato di architettura, Ando abbandona una carriera da pugile professionista e comincia, nel 1965, un tour del mondo per formarsi da autodidatta. Fonda il suo primo studio nel 1969 a Osaka, dove progetta opere sobrie e lineari, in contrasto alle tendenze degli anni Settanta, votate alla ricerca tecnologica. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, fra cui il prestigioso Premio Pritzker per l’architettura (1995). Oltre 300 sono stati i progetti sinora realizzati a livello internazionale nei cinquant’anni di carriera.
L’esposizione parigina, con un allestimento – in realtà un po’ ridondante e non troppo convincente nell’uso della luce – concepito da Ando e realizzato in collaborazione con il suo studio, ripercorre i differenti periodi della sua carriera e ne documenta le realizzazioni più importanti: Casa Azuma a Sumiyoshi (1976), Naoshima (dal 1988 ad oggi), la Chiesa della luce (1989), sino al progetto del museo che accoglierà in una sede permanente l’eccezionale collezione di arte contemporanea di Francois Pinault all’interno della Bourse de Commerce a Parigi. L’intervento, la cui inaugurazione è prevista nel 2019, definirà, nel cuore della capitale francese, un nuovo spazio culturale. Ando ha impostato un restauro scrupoloso dell’immobile che risale al XVI secolo, inserendo un sistema di passerelle che renderà agevole la circolazione tra i diversi spazi espositivi, facendo dialogare l’antico e il nuovo come ha fatto a Venezia alla Punta della Dogana sempre per Pinault. La Bourse de Commerce ha una struttura circolare ed è contraddistinta da un’emblematica rotonda. Per riorganizzare l’ambiente vi sarà inserito un cilindro di calcestruzzo alto 9 metri e con un diametro di 30 per dar vita a uno spazio espositivo principale sotto la cupola, mentre auditorium e foyer saranno allestiti nel piano interrato.
Quest’intervento, insieme a quello veneziano, ben documentano la sezione della mostra dedicata al dialogo con la storia. Tuttavia, l’esposizione è articolata intorno ad altri tre grandi temi e a questo si aggiungono: la forma primitiva dello spazio, la sfida urbana, la genesi del paesaggio. Nella parte centrale della rassegna, una grande installazione: “Naoshima“, opera rappresentativa del dialogo dell’architetto con il paesaggio naturale di Naoshima, isola nella prefettura Okayama, nel sud del Giappone. Qui Ando ha sviluppato, a partire dal 1988, una serie di progetti che hanno profondamente rimodellato la topografia del sito, definendo un nuovo paesaggio rinaturalizzato. La realizzazione di un museo di arte contemporanea, parzialmente interrato in una collina a sud dell’isola, e un promontorio roccioso che offre un panorama unico sull’insieme del sito hanno costituito la base per gli interventi che si sono succeduti, senza uno schema preordinato, in un dialogo fra arte, architettura e territorio, non dimenticando la cultura tradizionale del luogo. L’insieme delle opere di Ando a Naoshima definisce così un percorso spirituale, un cammino che introduce l’arte nella natura trasformando un sito, un tempo sconosciuto, in una meta per visitatori provenienti da tutto il mondo, tanto che due nuovi musei progettati dall’architetto giapponese sono attualmente in corso di realizzazione.
Immagine principale: © Kazumi Kurigami
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Tadao Ando, Le défi
Centre Pompidou
Place Georges-Pompidou, Parigi, Francia
10 ottobre – 31 dicembre 2018
Il catalogo monografico
Per accompagnare l’esposizione, un volume di 256 pagine presenta l’opera dell’architetto attraverso 70 fra i suoi principali progetti. Questa monografia (coedizione Flammarion-Editions du Centre Pompidou-Bourse de Commerce / Collection Pinault – Parigi) si arricchisce di 3 portfolio che presentano le fotografie in bianco e nero dell’architetto, i suoi disegni a matita e i suoi carnets de voyage, fonte d’ispirazione per le sue prime creazioni, esibiti a Parigi e riprodotti nel catalogo per la prima volta. Il catalogo è anche l’occasione per conoscere l’opera di Ando come fotografo. L’uso della fotografia per documentare le proprie opere contribuisce alla comprensione della sua visione e sta riscuotendo interesse anche nel mercato dell’arte, come dimostra la presenza di tre sue opere con la Galleria Akio Nagasawa alla fiera Paris Photo 2018, svoltasi di recente al Grand Palais.
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allestimenti , anniversari , giappone , mostre , parigi
Last modified: 14 Novembre 2018