L’Ordine degli Architetti di Bergamo dedica a Giuseppe Gambirasio una mostra a due anni dalla scomparsa
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BERGAMO. Non un’antologia, né una celebrazione dell’architetto, piuttosto un viaggio in cui si ritrovano alcune opere selezionate – realizzazioni o progetti rimasti sulla carta – che permettono di mettere in luce l’aspetto peculiare della poetica di uno dei più rappresentativi architetti bergamaschi. I frammenti estratti dalla lunga produzione esprimono una linea evolutiva ed un pensiero architettonico intriso di passione e voglia di sperimentazione. A proposito del suo modo di intendere il mestiere Gambirasio ha affermato che «il più delle volte ho subito il fascino di sperimentare via via principi nuovi per la progettazione e non ho potuto sottrarmi alla curiosità di rappresentare nell’architettura brandelli del mondo che cambia». Dal suo sguardo curioso rivolto al mondo e alla società Gambirasio ha attinto l’ispirazione dei suoi progetti ricercando le forme dell’abitare più consone all’uomo contemporaneo.
Il riuscito allestimento – realizzato in collaborazione degli studenti del Liceo Artistico Manzù di Bergamo all’interno di un progetto di alternanza scuola-lavoro – avvolge il visitatore in un’esperienza cromaticamente intensa. Su pannelli di tessuto blu Klein sono presentati schizzi, disegni, fotografie, modelli e un video-documento che ripercorrono sessant’anni di carriera e fermano l’attenzione su 13 opere datate tra il 1959 e il 2007. Tutti i progetti sono raccontati dalle parole dello stesso Gambirasio: come ricorda la figlia Silvia, continuatrice dell’attività dello studio del padre e co-curatrice della mostra, «attraverso le sue parole si potranno ascoltare i suoni delle sue architetture». I testi che accompagnano il percorso espositivo «sono come i fogli strappati da un cahier» e, per questo, avvicinano alla comprensione di alcuni principi progettuali. Questa scelta ha la finalità di ampliare la divulgazione dei significati dell’architettura e di favorire il coinvolgimento anche di chi non è architetto. «L’esposizione vuole aprirsi alla città per far conoscere il ruolo dell’architetto nella società», sottolinea il presidente dell’Ordine Gianpaolo Gritti, «e lo fa attraverso una figura esemplare, quale è Gambirasio, come testimonianza del valore sociale dell’architettura». Proseguendo, Gritti precisa che questo evento segna un punto di svolta: «è una mostra diversa rispetto alle altre organizzate in passato, un’occasione per ridare nuovo slancio alle attività dell’Ordine e iniziare il percorso di eventi culturali che si concluderà nel 2019 con la celebrazione del 70° anniversario del VII congresso CIAM di Bergamo».
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GIUSEPPE GAMBIRASIO. UNO SGUARDO CURIOSO
Ordine degli Architetti P.P.C. di Bergamo
Passaggio Canonici Lateranensi 1
Dal 6 ottobre al 9 novembre 2018
Orari: 9-17,30 (lunedì-venerdì) – 9-12 (sabato)
Organizzazione e curatela
OAB – Gruppo di Lavoro Cultura in_mostra (Pietro Cabrini, Antonio Cortinovis, Paolo Fabri con Alfredo Verzieri)
Silvia Gambirasio con Giuseppe Armanni e Veronica Balacchi
Patrocini
Regione Lombardia
Provincia di Bergamo
Comune di Bergamo
Università degli Studi di Bergamo
Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo
Consulta AL
Liceo Artistico Statale Giacomo e Pio Manzù di Bergamo
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allestimenti , Bergamo , mostre
Last modified: 11 Ottobre 2018