Dalla spettacolarizzazione dello spazio nella recente biblioteca di MVRDV a Tianjin Binhai, un viaggio a ritroso tra opere monumentali e non
L’inaugurazione lo scorso autunno della biblioteca progettata dallo studio olandese MVRDV a Tianjin Binhai ha riscontrato una grande risonanza mediatica sia in Cina che all’estero, attraverso non solo la stampa specializzata ma anche l’informazione generalista. Il progetto ha infatti incontrato un notevole successo soprattutto in rete, sui siti di architettura e sui social network. Navigando su Instagram si può facilmente percepire il notevole eco che la avvolge: malgrado l’uso dell’applicazione che permette di condividere fotografie in rete sia bloccato dal sempre più restrittivo sistema di censura cinese, i post che ritraggono la biblioteca sono davvero molti; un grande numero di utenti ha postato immagini e selfie che inquadrano le pareti curve monocromatiche, con gli scaffali sinuosi che si estendono a tutt’altezza. Elementi indubbiamente fotogenici, che spettacolarizzano lo spazio della hall: centinaia di metri di scaffali continui che contengono in realtà pochissimi libri “veri”. Infatti quelli che sembrano migliaia di tomi da leggere sono in realtà solamente rappresentazioni bidimensionali – stampate su fogli di alluminio – di dorsi di libri, un’immagine che sicuramente avrebbe attirato l’attenzione di Jean Baudrillard.
Negli ultimi anni – in Cina più che altrove – si è tentato d’incidere sull’identità di luoghi di fondazione, o in profondo cambiamento, attraverso la realizzazione di edifici culturali dalla grande monumentalità. Prima fra tutte la tipologia del teatro, perfetto contenitore di riferimenti e luogo della spettacolarizzazione, sia al suo interno sia nel paesaggio urbano. Il National Centre for the Performing Arts di Paul Andreu a Pechino, la Shanghai Opera di Arte Charpentier, la Guangzhou Opera House di Zaha Hadid sono solo alcuni dei tanti possibili esempi.
La biblioteca di Tianjin Binhai ed il suo successo rappresentano una novità per questa destinazione d’uso e la sua risonanza; infatti buona parte degli esempi di biblioteche realizzate negli ultimi anni in Cina presentano un profilo più basso ed una dimensione inferiore. Gli esempi in seguito presentati vogliono mostrare una grande varietà, innanzitutto, proprio nella dimensione – dai piccoli interventi nati per una comunità rurale al landmark per una new town – e di paesaggi in cui sono inseriti – un bosco, una spiaggia, i grattacieli di una città sorta dal nulla, un campus universitario. Proprio il contesto e la volontà di confrontarsi con esso sembrano guidare le profonde differenze espressive tra i quattro esempi, così come anche le sensibilità diverse degli studi coinvolti, due internazionali globalmente affermati e due locali – seppur con una crescente notorietà al di fuori dalla Cina.
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MVRDV, Tianjin Binhai Library
Luogo: Binhai New Area, Tianjin
Area: 33.700 mq
Cliente: Tianjin Municipality
Realizzazione: 2017
Binhai New Area è una new town di 2.270 kmq, in via di realizzazione a 40 km dal centro di Tianjin, sorta con l’intenzione di replicare il successo di Pudong a Shanghai. Il distretto finanziario è in costruzione sulla base di un masterplan di SOM che sembra riproporre una versione ridotta di Manhattan; persino la forma del sito, posto in un’ansa del fiume, ricorda l’isola di New York. Un’area del nuovo centro finanziario è occupata dal distretto culturale, progettato seguendo il masterplan dello studio tedesco GMP, e comprende quattro edifici, tra i quali la biblioteca progettata da MVRDV e un museo disegnato da Bernard Tschumi. La biblioteca presenta una hall che spettacolarizza la funzione dell’edificio: un vasto spazio dominato dal colore bianco e da linee curve continue degli scaffali. Lo studio olandese ha dichiarato che è stato il loro più rapido progetto, completato a soli tre anni dal primo schizzo. Questa velocità avrebbe comportato alcuni sacrifici secondo gli architetti di Rotterdam, tra cui l’accesso agli scaffali superiori che è stato eliminato.
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Li Xiaodong, Liyuan Library
Luogo: Huairou County, Pechino
Area: 175 mq
Cliente: Jiaojiehe village
Realizzazione: 2011
La Liyuan Library è stata realizzata a nord-est di Pechino su progetto di Li Xiaodong, professore alla Tsinghua University, autore di edifici ispirati al regionalismo critico. Per dimensione e forma la biblioteca si presenta come un padiglione inserito nella natura: l’edificio, un parallelepipedo rivestito da sottili rami, è disposto in un ambiente caratterizzato da fitta vegetazione e rocce con cui dialoga. Il linguaggio contemporaneo incontra un intento chiaramente mimetico ed una costruzione artigianale contraddistinta da un rivestimento realizzato con materiali reperiti in loco. All’interno, un ambiente connotato dall’atmosfera calda del legno e della luce soffusa che viene filtrata dal rivestimento in fascine, mostra una grande attenzione rivolta a sfruttare le scarse dimensioni dell’edificio. Tra le travi ed i pilastri lignei della struttura sono ricavati gli scaffali per i libri, mentre le variazioni delle altezze interne forniscono movimento allo spazio e permettono di utilizzare le scale come sedute e ripiani.
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Mario Botta, Humanities and Social Sciences Library della Tsinghua University
Luogo: Campus della Tsinghua University, Pechino
Area: 20.000 mq
Cliente: Tsinghua University
Realizzazione: 2011
La Humanities and Social Sciences Library della Tsinghua University di Pechino – una delle università più prestigiose in Cina – è stata progettata da Mario Botta, autore anche del museo, sempre ospitato all’interno del vasto campus (quasi 4 kmq). La biblioteca, affacciata su uno degli assi principali del campus, si compone di due parti: un parallelepipedo rivestito in mattoni su cui si aprono alti e profondi tagli a forma di “T”, e una hall di forma circolare. La hall, anch’essa rivestita in laterizio, è un tronco di cono rovescio che si allarga verso l’alto, forato su tre livelli di fitte bucature verticali. La monumentalità del volume è ulteriormente accentuata all’interno, dove uno spazio circolare a tutt’altezza è chiuso superiormente da una copertura vetrata da cui filtra la luce zenitale.
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Vector Architects, Seashore Library
Luogo: Nandaihe, Hebei
Area: 450 mq
Cliente: –
Realizzazione: 2015
La biblioteca dei pechinesi Vector Architects sorge a bordo di una spiaggia di fronte al golfo di Bohai, sulla costa nord-orientale della Cina. L’intervento è stato realizzato all’interno del resort residenziale di Aranya, progetto immobiliare incentrato sulla dimensione comunitaria. L’edificio trova la sua forza espressiva nel contrasto tra il rigoroso volume in calcestruzzo armato faccia a vista e le fasce orizzontali con cui si articola il paesaggio: la sabbia bianca dell’arenile, il blu del mare, l’azzurro del cielo. La costruzione ospita al suo interno diverse attività che si snodano su due livelli: una sala di lettura, uno spazio per la meditazione ed un bar. I prospetti e la sezione – che varia per ogni ambiente – presentano un notevole interesse compositivo in grado di mettere in risalto le superfici in calcestruzzo, la luce naturale e la relazione visuale con l’esterno. La sala di lettura, caratterizzata da una copertura curva capace di inquadrare l’intorno e guidare la luce sulle superfici interne, si compone di una grande gradonata rivolta verso il mare. Il progetto, attraverso una grande vetrata, sottolinea la forte continuità visiva e fruitiva tra interno ed esterno.
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Last modified: 3 Luglio 2024
[…] mq disegnato dallo studio tedesco GMP per definire un nuovo distretto culturale. La biblioteca (cfr. l’articolo) da 33.700 mq su 5 livelli è caratterizzata dalle iconiche librerie curve che, estendendosi […]