In accompagnamento alle elezioni dei nuovi Consigli degli Ordini provinciali degli Architetti PCC, abbiamo posto una domanda a presidenti uscenti e architetti: come dovrebbe essere l’Ordine del futuro? Quali funzioni dovrebbe assolvere? L’opinione di Luigi Centola
L’Ordine degli Architetti PPC di Salerno è da anni una scatola vuota, abolite le parcelle con le lenzuolate di Bersani, oltre a tenere (nascosto) l’albo degli iscritti, non trova più alcuna mission. Nemmeno la formazione continua lo ha resuscitato, anzi, se possibile, la situazione è peggiorata. Come tutte le entità superflue cerca di interferire alimentandosi di burocrazia, rimborsi e spese superflue invece di promuovere la cultura del progetto, i concorsi e la qualità dell’architettura.
ALBO
Non è mai disponibile l’albo con i contatti email degli iscritti e nemmeno gli aggiornamenti con i nomi dei giovani colleghi e i curriculum per valorizzare possibili nuove collaborazioni. Basterebbe pubblicare online semplici file pdf, sappiamo bene perché non viene fatto.
CONCORSI
Nonostante le numerose sollecitazioni, zero concorsi per opere pubbliche organizzati. Due ingiustificate interferenze in giurie, la prima non riuscita, la seconda sotto inchiesta. Una decina di consiglieri senza alcuna competenza specifica nominati in giurie di concorsi male organizzati e non realizzati da piccoli comuni. Mai invitati ad esprimere un giurato in almeno cinque importanti concorsi del comune capoluogo. Basterebbe lavorare in supporto ai 158 comuni della provincia per organizzare bandi seri con giurie competenti e avere l’autorevolezza per dialogare con il comune di Salerno.
FORMAZIONE
Autorizzato ogni tipo di intrattenimento formativo proposto da enti terzi: dagli amministratori di condominio ai promo commerciali per aziende e negozi di qualsiasi genere. Nessun evento culturale da ricordare, tranne un invito all’ottuagenario Nicola Pagliara, purtroppo scomparso di recente. Basterebbe evitare goffi tentativi di interferire, ovviamente rispediti al mittente, come per l’accreditamento di una giornata di studi gratuita con i maggiori esperti sul riuso dei beni confiscati. Basterebbe infine inserire nel portale istituzionale – del quale, unico tra i 105 ordini d’Italia, c’è un solo responsabile – e informare via mail, con celerità, gli iscritti degli eventi formativi accreditati dal Cnappc nel territorio di riferimento.
Questa la triste esperienza con l’Ordine degli Architetti PPC di Salerno.
Per il futuro speriamo in un drastico cambiamento o nell’abolizione… Senza interferenze!
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ordine architetti torino
Last modified: 7 Giugno 2017