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Michele RodaWritten by: Professione e Formazione

MADE expo 2017: bisogna semplificare per vincere la crisi

MADE expo 2017: bisogna semplificare per vincere la crisi

L’apertura dell’ottava edizione della fiera dell’architettura e delle costruzioni è ottimista e punta sulla sicurezza degli edifici, con la semplificazione che diventa mantra e antidoto contro la crisi

 

MILANO. Dal dire al fare. L’edilizia italiana si ritrova al MADE expo di Milano per l’ottava volta e gioca (oltre alla rima) la carta della semplificazione come possibile antidoto alla crisi. Quella crisi che, come un ritornello di questa fiera, è centrale in tutti i discorsi. La scaccia, nel saluto inaugurale, Roberto Snaidero, presidente uscente di Federlegno Arredo, i padroni di casa, e attuale presidente di MADE eventi: “Ne siamo usciti, +1% quest’anno”. La richiama Graziano Delrio, che, come ministro delle Infrastrutture rappresenta il governo al polo fieristico di Rho Pero: “Non nascondiamolo, è una fase difficile, l’edilizia ha pagato più degli altri dopo la crisi del 2008. Ma questo settore è una delle virtù italiane. E ci stiamo muovendo”.

Il suo messaggio è un doppio invito: “Italiani, investite sulla sicurezza della vostra casa”. I recenti terremoti hanno colpito, materialmente e nelle coscienze. Non c’è padiglione del MADE dove il tema della sicurezza, sismica ma non solo, non venga declinato attraverso una pluralità di soluzioni e di proposte. Con il legno a farla da padrone assoluto. In questo i bonus (“Quest’anno ci saranno lavori incentivati per 29 miliardi di euro con il bonus casa, un record assoluto”) giocano un ruolo di primo piano.

Il secondo è “Semplificare, semplificare, semplificare”. Delrio cita i provvedimenti del governo che tentano di uniformare la babele normativa italiana. E porta con sé il sottosegretario alla semplificazione, Angelo Rughetti, che firma un accordo proprio con Federlegno Arredo per un monitoraggio sugli effetti delle nuove normative.

È un salone che guarda al piccolo quello che si apre in una giornata particolare, tra festa della donna (e gli espositori più cool fanno ampio sfoggio di mimose) e sciopero dei trasporti. Anche i numeri raccontano di una contrazione, in termini assoluti, di espositori: sono circa 1.200. “Ma abbiamo il segno più tra gli stranieri”, ci tengono a precisare dall’ufficio stampa di MADE expo. Il solito diluvio di incontri (a suon di crediti formativi): più di 100 negli 8 padiglioni coinvolti, durante i 4 giorni della manifestazione che si chiude sabato dove protagonista è, oltre al binomio sicurezza-sostenibilità, la tecnologia BIM, totem di ogni frontiera dell’edilizia prossima ventura. Ad interpretare questa ricerca spasmodica di un business diffuso, Delrio non vuole citare nessuna “grande opera”: “Infrastrutture strategiche? Ce ne sono tante, impossibile fare una gerarchia”. E, quasi per rinforzare il concetto, sfiora soltanto i padiglioni dei grandi nomi dell’edilizia e si ferma a parlare con Valentina Fisichella, autrice dell’installazione Carousel for Life, che interpreta la scuola come momento di crescita piacevole, giocosa e sicura. Insieme alla mostra sulle superfici architettoniche Moodboards (di Marco Piva) e al concorso Archmaraton (tra 28 studi di architettura, premiazione sabato) sono questi gli eventi archi-top del MADE Expo 2017.

 

Autore

  • Michele Roda

    Nato nel 1978, vive e lavora a Como di cui apprezza la qualità del paesaggio, la tradizione del Moderno (anche quella svizzera, appena al di là di uno strano confine che resiste) e, soprattutto, la locale squadra di calcio (ma solo perché gioca le partite in uno stadio-capolavoro all’architettura novecentesca). Unisce l’attività professionale (dal 2005) come libero professionista e socio di una società di ingegneria (prevalentemente in Lombardia sui temi dell’housing sociale, dell’edilizia scolastica e della progettazione urbana) a un’intensa attività pubblicistica. È giornalista free-lance, racconta le tante implicazioni dei “fatti architettonici” su riviste e giornali di settore (su carta e on-line) e pubblica libri sui temi del progetto. Si tiene aggiornato svolgendo attività didattica e di ricerca al Politecnico di Milano (dove si è laureato in Architettura nel 2003), confrontandosi soprattutto con studenti internazionali. Così ha dovuto imparare (un po’) l’inglese, cosa che si rivela utilissima nei viaggi che fa, insieme anche alla figlia Matilde, alla ricerca delle mille dimensioni del nostro piccolo mondo globale

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Last modified: 14 Marzo 2017