Evento collaterale della Biennale promosso da DIST (Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico di Torino), fino al 27 novembre presso lo Spazio Thetis dell’Arsenale Nord
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VENEZIA. Benvenuti nella giungla urbana. Questo potrebbe essere il sottotitolo della mostra “Gang city”, allestita nello spazio Thetis dell’Arsenale nord che focalizza l’attenzione sul fenomeno dei “cluster urbani” governati dalle gang criminali.
La sezione fotografica, ideata da Anna Zemella, è parte di un ampio progetto di ricerca in itinere, coordinato da Fabio Armao (docente di Politica e processi di globalizzazione dell’Università di Torino), che studia la problematica cercando le possibili soluzioni al crescente problema. Le 80 fotografie in bianco e nero raccontano quarant’anni di una dura realtà in cui i fatti di sangue si mescolano al degrado di quartieri dove ad essere fuori posto sono i valori della società civile. Gli scatti di Letizia Battaglia, Francesco Cito, Donna De Cesare, Salvatore Esposito, Walter Leonardi, Valerio Polici inquadrano le città italiane di Palermo, Napoli, Roma ma anche l’Albania, l’America Latina, Los Angeles.
In parallelo alla sequenza fotografica è allestita un’esposizione di oggetti di culto che fa emergere anche l’inaspettato legame tra la simbologia del linguaggio delle gang e i capisaldi della fede religiosa.
Il percorso veneziano di “Gang city” si arricchirà durante la Biennale del simposio internazionale del 23 e 24 giugno, di attività accademiche fra cui workshop e seminari, oltre ad un ricco programma d’iniziative culturali che annovera anche un concorso fotografico internazionale rivolto agli studenti.
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allestimenti , biennale venezia 2016 , mostre , venezia
Last modified: 31 Maggio 2016
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