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Elisa PegorinWritten by: Professione e Formazione

La rivoluzione silenziosa di Lelé

La rivoluzione silenziosa di Lelé

João da Gama Filgueiras Lima, conosciuto da tutti come Lelé, è stato uno tra i più importanti architetti della storia dell’architettura brasiliana contemporanea. Carioca di nascita (Rio de Janeiro, 1932), diplomato nel 1955 alla Scuola Nazionale di Belle Arti di Rio (attuale UFRJ) ha trascorso la maggior parte della vita a Brasilia prima e a Salvador poi. Due anni dopo il diploma, nel 1957, si è trasferito a Brasilia dove ha collaborato e progettato insieme a Oscar Niemeyer per il piano della città, diventando parte attiva alla nascita del modernismo brasiliano. Ha poi sviluppato a partire dagli anni ‘60 una ricerca assidua – durata tutta la vita – sull’utilizzo della prefabbricazione, che l’ha condotto in quegli anni a vari viaggi di studio in Unione Sovietica, Polonia e Cecoslovacchia, rendendolo in questo campo uno degli architetti più importanti del Brasile. Nella sua vastissima opera ha infatti progettato e costruito la rete di ospedali chiamati “Rede Sarah Kubitschek”, specializzati nella riabilitazione fisico-motoria e presenti in tutto il Brasile, in cui Lelé ha unito l’uso del cemento prefabbricato, l’attenzione al clima del luogo e l’integrazione tra medicina e architettura. Lelé è stato un architetto capace in tutte le sue opere di unire le caratteristiche di conforto degli spazi – come ventilazione naturale e illuminazione – alla razionalità della costruzione, la sua economicità, ma concretizzandosi sempre in una architettura a scala e a servizio dell’uomo. È un puzzle straordinario ad incastri perfetti quello che Lelé utilizza per fare nascere i suoi edifici, in cui arriva a combinare fino a duecento pezzi prefabbricati diversi per realizzare un’opera. Non è facile riassumere la rivoluzione “silenziosa” operata da questo grande maestro, che conta un’opera vastissima – dai quartieri operai di Brasilia con Niemeyer al piano per il recupero del centro di Bahia con Lina Bo Bardi. Riconosciuto in tutto il mondo con numerosi premi, pubblicazioni, esposizioni e lauree honoris causa, è mancato il 21 maggio a San Salvador all’età di 82 anni. In suo omaggio Lucio Costa affermava: “Lelè è l’architetto che io avrei voluto essere”.

Per saperne di più
La bibliografia su Lelé è vastissima. Per chi volesse approfondire, si segnala: www.itaucultural.org.br/aplicExternas/enciclopedia_ic/Enc_Artistas/artistas_imp.cfm?cd_verbete=6245&imp=N&cd_idioma=28555
www.vitruvius.com.br/revistas/read/arquitextos/06.064/423
www.youtube.com/watch?v=2tsADn602-I (breve documentario sui progetti degli ospedali della Rete Sarah)
Arquitetura di Lelé: Fábrica e Invenção, catalogo della mostra Menezes, Cynara, O que é ser Arquiteto: memórias profissionais de Lelé João Filgueiras Lima (Record, Rio de Janeiro 2004)
Marcelo Carvalho Ferraz (a cura di), João Filgueiras Lima, Lelé (Blau, Lisbona 2000).

Autore

  • Elisa Pegorin

    Nata a Cittadella (Padova) nel 1981, nel 2007 si laurea in Architettura presso l’Università Iuav di Venezia. Dal 2005 al 2020 vive e lavora a Lisbona e a Porto. Nel 2019 ottiene il Dottorato in Architettura alla Faculdade de Arquitectura da Universidade do Porto (Faup). Parallelamente all’attività di ricerca, studia arabo all'Universidade Nova di Lisbona (2012-15), lavora al Cairo (2010) e in un progetto di ricerca in Tunisia (2014). Nel 2016 è socio fondatore del laboratorio DUET_Designed in Italy/Made in Portugal che si occupa di design in collaborazione con giovani artigiani portoghesi. Oltre all’attività progettuale, i suoi ambiti di ricerca riguardano l’architettura moderna e contemporanea in Italia, Portogallo e nei paesi arabi. Attualmente è assegnista di ricerca all’Università IUAV di Venezia e collabora alla didattica al Politecnico di Milano

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Last modified: 7 Luglio 2015