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Luca GibelloWritten by: Progetti

Il biglietto da visita di Reale Mutua

Il biglietto da visita di Reale Mutua

Tema comune ad altri musei d’impresa, è arduo presentare in forma attraente e divulgativa 186 anni di storia di una Compagnia di assicurazioni; sebbene trattasi della più importante in Italia sotto forma di mutua. Ci prova Reale Mutua, riallestendo in grande stile gli spazi espositivi – inaugurati nel 2007 – del secentesco palazzo Biandrate Aldobrandino, sede storica della Compagnia nel cuore di Torino, lungo il decumano di via Garibaldi. Con un percorso un po’ labirintico – dettato dalla distribuzione delle sale esistenti – lo Studio Gritella & Associati dipana un racconto scandito in 8 sale tematico-cronologiche per un totale di circa 400 mq che con le pertinenze e il cortile giungono a 700. Dagli atti costitutivi della Società (per volontà del re Carlo Felice nel 1828 contro gli incendi), alle ordinanze di Vittorio Emanuele II con firma autografa, alle polizze di personaggi comuni (contenute nelle loro cassette d’archivio) o illustri (da Gabriele D’Annunzio a Sandro Pertini), all’illustrazione delle attività di ieri e oggi, fino alla ricostruzione di una postazione di lavoro degli anni trenta con gli arredi originali, allorché la Compagnia commissionò nelle adiacenze la nuova sede su via Corte d’Appello all’architetto Armando Melis, per un’opera tanto da richiamo all’ordine novecentista in facciata quanto innovativa nel proporre la prima struttura portante interamente in acciaio in Italia. Come antidoto alla nostalgia d’ancien régime (che non risparmia i gadget), l’indispensabile ricorso, in dosi tollerabili, alla multimedialità. L’allestimento (costato, insieme ad alcuni interventi di restauro delle sale, 500.000 euro) soffre di qualche virtuosismo di troppo nel tentare di dare movimento a spazi inevitabilmente «costretti» e, dunque, vincolanti.
Ingresso libero. Per info: www.realemutua.it

Autore

  • Luca Gibello

    Nato a Biella (1970), nel 1996 si laurea presso il Politecnico di Torino, dove nel 2001 consegue il dottorato di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica. Ha svolto attività di ricerca sui temi della trasformazione delle aree industriali dismesse in Italia. Presso il Politecnico di Torino e l'Università di Trento ha tenuto corsi di Storia dell’architettura contemporanea e di Storia della critica e della letteratura architettonica. Collabora a “Il Giornale dell’Architettura” dalla sua fondazione nel 2002; dal 2004 ne è caporedattore e dal 2015 al 2024 è direttore. Oltre a saggi critici e storici, ha pubblicato libri e ha seguito il coordinamento scientifico-redazionale del "Dizionario dell’architettura del XX secolo" per l'Istituto dell’Enciclopedia Italiana (2003). Con "Cantieri d'alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi" (2011, tradotto in francese e tedesco a cura del Club Alpino Svizzero nel 2014), primo studio sistematico sul tema, unisce l'interesse per la storia dell'architettura con la passione da sempre coltivata verso l’alpinismo (ha salito tutte le 82 vette delle Alpi sopra i 4000 metri). Nel 2012 ha fondato e da allora presiede l'associazione culturale Cantieri d'alta quota

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Last modified: 7 Luglio 2015