Dal 23 giugno all8 luglio apre i battenti il London Festival of Architecture che celebra nella capitale britannica i suoi migliori talenti. Il tema di questanno è «The Playful City», che cogliendo loccasione dei Giochi olimpici e paraolimpici nella città, radunerà architetti, artisti e cittadini per riflettere, con unampia serie di appuntamenti, su come rendere Londra una città più vivibile. Sembra ormai chiaro che le Olimpiadi, con le loro opere faraoniche, non siano garanzia di una città migliore, quanto di un insieme di mezzi, capacità e riflettori puntati da sfruttare per generare un dibattito. Da non perdere, a questo proposito, la mostra «Developing City» (The Walbrook Building, dal 21 giugno al 9 settembre), unaccurata analisi della metropoli londinese, tra presente, passato e progetti futuri. Il 4-7 luglio, nel nuovo Queen Elizabeth Olympic Park, saranno organizzati i walking tour «Play Tim: Art in the Park» con gli artisti incaricati della realizzazione di opere allinterno di questa nuova area della città, rivitalizzata dai progetti olimpici. Il Festival propone inoltre una ricca agenda di conferenze e incontri. «Urban Play In The 20th Century» discuterà gli spazi giochi per i bambini realizzati dal dopoguerra agli anni novanta allinterno del tessuto urbano e il loro ruolo nel contesto attuale. «This House Believes London Needs to Learn How to Play» figura tra gli incontri organizzati dal Riba, che si interroga sul ruolo di Londra, dei londinesi e i nuovi «virtual place» che stanno prendendo forma nella città (26 giugno, 66 Portland Place). Nella prestigiosa cornice del Victoria&Albert Museum si celebra il lavoro di Heatherwick Studio (vedi box a fianco), che fa parte di una serie di eventi organizzati dal museo per celebrare il design inglese. Il 25 giugno inaugurano al Royal Institute of British Architects due mostre dedicate rispettivamente alle fasi pre e post Londra 2012. In «Design Stories- the Architecture of 2012» (fino al 21 settembre) le architetture dei Giochi sono mostrate attraverso disegni, immagini, video e modellini, mentre unimponente installazione murale audiovisiva pone a confronto i diversi lessici architettonici dei luoghi-chiave: Olympic Stadium (di Populos Company, nellimmagine), Aquatic Centre, Velodrome, Basketball e Handball Arenas, lHockey Centre, Shooting e Water Polo Venues). «After the party-The Legacy of celebration» (fino al 5 ottobre), sinterroga invece sulle corrette modalità di gestione delleredità architettonica olimpica. Ricercando proposte dazione, esamina limpatto sociale e urbano di lungo periodo degli edifici realizzati, grazie al supporto delle collezioni del Riba e al confronto con altre manifestazioni simili del passato.
Per lelenco completo degli eventi: www.lfa2012.org
Articoli recenti
- Tokyo, la letteratura di Kiki e il mondo creativo di Eiko Kadono 3 Novembre 2024
- COP30: per un futuro migliore, dovremo imparare dall’Amazzonia 31 Ottobre 2024
- Alto Adige, quando il benessere del territorio si riflette nella baukultur 30 Ottobre 2024
- Architettura instabile, la performance di Diller Scofidio+Renfro 30 Ottobre 2024
- In-VisIBLe, cultura accessibile a tutti 30 Ottobre 2024
- Venezia: l’Hortus Redemptoris non è più conclusus 30 Ottobre 2024
- Veneto: il patrimonio di ville e giardini valorizzato dal PNRR 30 Ottobre 2024
- L’Archintruso. Il colpo di grazia. (Chi ha ammazzato l’architettura?) 30 Ottobre 2024
- Festa dell’architetto 2024: Italia a due velocità 28 Ottobre 2024
- Vienna Nordwestbahnhof, la città senza qualità 28 Ottobre 2024
- Gres porcellanato effetto marmo: eleganza senza tempo per ogni stile 28 Ottobre 2024
- Alberto Ponis (1933-2024) 26 Ottobre 2024
- L’Archintruso. Il signor C., provetto nuotatore 23 Ottobre 2024
- Chiare, fresche e dolci acque. Urbane 22 Ottobre 2024
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Luca Gibello. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Michele Roda, Veronica Rodenigo, Ubaldo Spina.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2024 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata