4 concorsi, importo totale premi: 2.100 euro (al netto di Iva e contributo integrativo previdenziale). Parco Urbano > 600 euro, Largo De Gasperi > 300 euro, Piazza Umberto I > 400 euro, Piazza Amendola > 800 euro
San Marzano sul Sarno (Salerno) è un paese dellagro nocerino-sarnese con oltre 10.000 abitanti, noto come patria dell«Oro Rosso». Il pomodoro San Marzano Dop è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per le sue caratteristiche: sapore tipicamente agrodolce, forma allungata con depressioni longitudinali parallele, colore rosso vivo, scarsa presenza di semi e di fibre placentari, buccia di colore rosso vivo e di facile pelabilità. Stavolta però lonore delle cronache per San Marzano non è connesso a un itinerario gastronomico. L8 agosto sul sito del comune sono stati pubblicati i bandi per ben quattro concorsi di idee, la scadenza è indicata per l8 ottobre. Grazie allo spazio di dibattito e riflessione offerto da questo giornale (a proposito, che cosa è successo dopo la segnalazione del caso Controne?) vorremmo rivolgere 5+1 domande al Sindaco e al Rup.
1. Non essendoci alcun materiale grafico, fotografico o cartografico allegato ai bandi, come faranno i partecipanti (e i giurati) a individuare con chiarezza e univocità lestensione delle aree di concorso? Si tira a indovinare?
2. Come capigruppo, possono partecipare anche i geometri, oltre che gli ingegneri e gli architetti, come si evince dal bando e dal modello A allegato. Come mai questa insolita apertura?
3. Gli importi lavori appaiono decisamente sottostimati rispetto alle richieste e di conseguenza risultano sottostimati gli importi dei primi premi, mentre sono completamente assenti i premi obbligatori per i concorrenti meritevoli. Non si poteva prevedere almeno qualche cestino di pomodori Dop?
4. È indicata una giuria di tre membri. I nomi dei due responsabili individuati (Lavori pubblici e Gestione del territorio) sono indicati sul sito web del comune, dunque per due terzi la giuria è nota. Il terzo membro è un fantomatico «esperto in materia urbanistica/paesaggistica», per inciso le due specializzazioni sono completamente diverse; che cosa centra lurbanistica con lurban design e il paesaggio? In ogni caso, la giuria è anonima o palese?
5. I materiali richiesti sono assolutamente sovradimensionati per un concorso didee: tre tavole A1 (con planimetria 1:200, prospetti, due sezioni e restituzioni in 3d, schizzi, foto inserimenti e particolari costruttivi); relazione tecnico-illustrativa di massimo 12 cartelle; relazione di fattibilità di massimo tre cartelle; relazione tecnico-economica (senza specifica del massimo di cartelle). Si voleva forse bandire un concorso di progettazione al risparmio?
Dulcis in fundo: lente banditore «si riserva» la possibilità di affidare ai vincitori la realizzazione dei successivi livelli di progettazione, con procedura negoziata. Tradotto per i meno esperti: il Comune «può non affidare» lincarico ai vincitori. Oltre al danno pure la beffa!
Illustre sindaco, dottor Cosimo Annunziata, ed egregio responsabile unico di procedimento, ingegner Nicola Annunziata, come mai per redigere i bandi non vi siete fatti aiutare dallOrdine degli ingegneri o degli architetti? Non avete fiducia? Come suggeriva Giuseppe Guida su «la Repubblica Napoli», con tutta la buona volontà e lapprezzamento per la lungimirante iniziativa, da noi certi concorsi è meglio non bandirli!