Emerso per la prima volta nella dichiarazione di Stoccolma del 1972, il concetto di sviluppo sostenibile trova piena formulazione nel Rapporto Bruntland delle Nazioni Unite, datato 1987: «lo sviluppo sostenibile è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, lorientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali». Dopo Rio+20, conferenza delle Nazioni Unite svoltasi a giugno a Rio de Janeiro per rinnovare gli impegni politici mondiali a favore di una crescita economica, sociale e ambientale, lItalia punta a elaborare il Programma per lo sviluppo di una Green Economy.
Trecento esperti organizzati in otto gruppi di lavoro su temi strategici, oltre duemila professionisti e rappresentanti della società civile coinvolti in assemblee nazionali tematiche, trentanove organizzazioni impegnate (tra cui anche Kyoto Club, Federambiente, Coldiretti e Legacoop Servizi): questi sono i numeri della piattaforma programmatica promossa dal ministero dellAmbiente e dal comitato degli Stati Generali della Green Economy presentata a Roma il 28 giugno alla presenza del ministro Corrado Clini, che ha confermato come la green economy sia uno strumento privilegiato «per consentire la crescita, soprattutto in questi anni di crisi, e per aiutare a uscire dalla povertà i paesi in via di sviluppo senza gravare in modo irreparabile sul pianeta».
Il Programma sarà sviluppato da gruppi di lavoro tematici, attraverso otto assi di azione strategici per il futuro della nazione: il primo riguarderà leco-innovazione, collegata allapprovvigionamento delle risorse e ai modelli di produzione e consumo, il secondo affronterà tematiche quali eco-efficienza, materiali riciclati e riuso di scarti e rifiuti, mentre il terzo e il quarto si concentreranno su risparmio energetico e fonti rinnovabili. Il quinto gruppo si occuperà dello sviluppo dei servizi ambientali, il sesto, operativo dal 3 luglio, è dedicato alla mobilità sostenibile, mentre gli ultimi due riguarderanno filiere agricole e sviluppo di finanza e credito sostenibili per la green economy.
La presentazione del Programma avverrà nellambito degli Stati Generali della Green Economy e si svolgerà a Rimini il 7 e l8 novembre prossimi, allinterno di Ecomondo. Due giorni di analisi, proposte ed esperienze concrete che coinvolgerà rappresentanti dellUnione europea e dellOcse, il mondo politico e parlamentare, imprese, associazioni ambientaliste e dei consumatori, enti locali e regioni. Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile e del Comitato organizzatore, sostiene che una maggiore consapevolezza ambientale possa contribuire a delineare nuovi «spazi di mercato, nazionale e globale, per consumi e produzioni a elevata qualità ecologica. LItalia può utilizzare le chiavi della green economy per aprire le porte a una nuova prospettiva di sviluppo». Levento sarà loccasione per illustrare il Rapporto sulla Green Economy, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile in collaborazione con lEnea.
Strategica la cornice di Ecomondo, fiera internazionale dedicata al recupero della materia, allenergia e allo sviluppo sostenibile, che giungerà questanno alla sedicesima edizione e che vedrà coinvolti aziende italiane, compratori europei, oltre che provenienti dallarea mediterranea e dal Brasile (nazione in forte espansione per quanto riguarda il comparto green).
Tra le novità 2012 la Città sostenibile, area espositiva «smart» che ospiterà una porzione di ambiente urbano con spazi tematici e workshop tecnici, dedicati tra gli altri a smart grid, reti energetiche, mobilità alternativa, verde urbano e fonti rinnovabili. Inoltre, tra i progetti speciali da segnalare il Premio per lo sviluppo sostenibile, per promuovere best practices delle imprese italiane che abbiano raggiunto risultati tangibili, con iniziative innovative e riscontri economici positivi in settori quali rifiuti e risorse, energia e mobilità, servizi innovativi a elevate prestazioni ambientali.
Articoli recenti
- Villa Morassutti, restauro domestico tra le Dolomiti 3 Marzo 2025
- La vision di Trump per Gaza: must (con Musk) 1 Marzo 2025
- Siza, le altre, gli altri: tra interviste e omaggi 26 Febbraio 2025
- Spazio pubblico, la formula messicana 26 Febbraio 2025
- Case, cose, chiese: carismi universali e microstorie di riuso 25 Febbraio 2025
- Città del Messico, la comunità che costruisce e cura i suoi presidi 22 Febbraio 2025
- Immeuble Molitor, se il restauro di Corbu è troppo grigio 19 Febbraio 2025
- Bologna, in Montagnola spunta Filla: nuova foglia in cerca di linfa 19 Febbraio 2025
- Parigi si muove sottoterra: Villejuif e la stazione di Perrault 17 Febbraio 2025
- Le nature interiori di Villa Savoye 15 Febbraio 2025
- Architettura e qualità? In Francia hanno un’idea (e ora una strategia) 14 Febbraio 2025
- La Biennale di Carlo Ratti: Installazione? No, necessaria sperimentazione 12 Febbraio 2025
- L’Archintruso. Ecco il vero piano MAGA: Make Architecture Great Again 12 Febbraio 2025
- Intelligens, l’architettura dell’adattamento sbarca a Venezia 11 Febbraio 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata