Non ha pace il controverso municipio di Roccaverano, opera neobrutalista del 1979-85 progettata da Giulio Balbo
La campagna d’insofferenza verso l’edificio (cfr. «Il Giornale dell’Architettura», n. 86, luglio 2010), lodato da Bruno Zevi, è culminata in un progetto di riqualificazione energetica che, finanziato da fondi regionali, prevede anche di capitozzarne la torretta, d’intonacare e tinteggiare il beton brut, rivestendo la facciata di pietra di Langa. Si apre perciò il dibattito sulla conservazione di tali architetture, sospese tra damnatio memoriae e negligenza, con il delicato quesito dei diritti sulle opere d’ingegno. Se altre opere subiranno la stessa sorte, quale eredità ci rimarrà di tale filone?