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150 anni di costruzioni Made in Italy

150 anni di costruzioni Made in Italy

Dopo gli ormai lontani fasti del 1964, quando al MoMA di New York venivano presentate ben dieci opere di ingegneri italiani alla mostra internazionale Twentieth Century Engineering, le professionalità nostrane nel campo delle costruzioni tornano in auge in occasione delle celebrazioni unitarie: l’ingegneria italiana è la protagonista di tre eleganti volumi capaci di tracciare un profilo storico sull’evoluzione della costruzione Made in Italy.
In 150 anni di Storia del cemento in Italia Tullia Iori e Alessandro Marzo Magno raccontano una singolare storia d’Italia promossa dall’Aitec, presentata con suggestive immagini attraverso 150 tappe che mettono l’accento sull’evoluzione del paese e sul progressivo perfezionamento del modo di costruire. Dalla prima opera illustrata, il viadotto Piteccio, all’ultima, il padiglione all’Expo di Shanghai 2010, scorre un catalogo di scatti che mette insieme opere pubbliche e private, infrastrutture di vario genere nonché le principali pubblicazioni tecniche o celebrative di mostre, sistemi costruttivi e aziende del settore.
Nonostante la pluralità di temi comuni, il prezioso volume 150 opere per l’Italia voluto dall’Ance, grazie a una divisione in quattro poderose parti che tracciano la storia del paese in parallelo a quella delle costruzioni italiane, contestualizza meglio i passaggi più significativi dal 1861 a oggi all’interno del panorama storico-economico. Anche in questo caso, un’accurata selezione delle immagini, provenienti sia da archivi privati ma anche dalle collezioni Alinari, dall’Istituto Luce e dell’archivio Anas, è in grado di catturare l’attenzione del lettore più colto come quello del pubblico meno specialista. La spina dorsale del libro è costituita dalle grandi opere pubbliche volute dal nuovo stato nazionale per unire non solo metaforicamente il paese, quali il traforo del Sempione, quello del Colle di Tenda e la galleria ferroviaria appenninica sulla linea Bologna-Firenze, introducono quelle del periodo fascista e della ricostruzione post-bellica: gli autori scelgono così di esplorare le vicende legate alla nascita dell’autostrada, dei trafori del Gran Sasso e del Gran San Bernardo, sino a temi di maggiore attualità come il minimetrò di Perugia o la stazione Tiburtina di Roma.
Di taglio meno generalista è invece Maire Tecnimont. I progetti FIAT Engineering. I materiali inediti provenienti da una delle principali società di ingegneria dello scorso secolo, la Fiat Engineering (oggi Maire Tecnimont), sono gli strumenti utilizzati dagli autori dei saggi contenuti nel volume curato da Michela Comba per far luce su temi complessi, di respiro anche internazionale, aventi come denominatore comune le realizzazioni immobiliari della più grande industria italiana di sempre, la Fiat. Ecco allora che i documenti contenuti in questo eccezionale archivio sono essenziali per scrivere la storia dei luoghi progettati e costruiti dall’industria torinese per il loisir, per quelli destinati al lavoro in Italia e all’estero, per i quartieri residenziali ma anche, ancora, per le grandi infrastrutture di collegamento e autostradali: un’operazione culturale davvero interessante che, si spera, possa aprire la strada verso l’esplorazione di altri fondi documentari d’impresa oggi ancora inaccessibili.

Tullia Iori e Alessandro Marzo Magno, a cura dell’Aitec, «1861-2011. 150 anni di Storia del cemento in Italia. Le opere, gli uomini, le imprese», Gangemi Editore, Roma 2011, pp. 240, euro 44
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Last modified: 20 Luglio 2015