In centro storico, a parte le vie principali, i locali commerciali sono allo stremo, le locazioni agli studenti universitari calano del 40% sebbene crescano gli affitti alle giovani coppie, mentre gli uffici in centro non rendono più. Tutto conseguenza di aver reso edificabili troppe aree, per fare cassa con gli oneri di urbanizzazione. Leccesso di offerta ha quindi portato a una diminuzione dei prezzi, nonostante Parma sia la città più cara dellEmilia Romagna dopo Bologna. Parte della ricchezza immobiliare è generata dalla richiesta di affitti degli studenti universitari, con una tradizionale buona redditualità. Nel 2001 le imprese lavoravano molto, ma con la prima crisi del 2008 si sono trovate piene di terreni e in numerosi casi hanno dovuto frazionarli per cercare di venderli. Mediamente i prezzi si sono ridotti del 5-10% rispetto al 2009-2010, con punte del 20% per gli immobili di oltre 30-40 anni che necessitano di manutenzione straordinaria. Restano al palo le vendite e le locazioni per gli uffici in centro storico, gli immobili commerciali, con eccezione delle quattro vie principali adiacenti alla centralissima piazza Garibaldi.
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