1. Non essendoci una tradizione architettonica strutturata, questa relazione si esprime attraverso il rapporto con lorografia del territorio, che in Alto Adige è molto forte. Questo avviene sia per quanto riguarda gli interventi di restauro che per la progettazione ex novo. Non vi sono differenze. Le preesistenze con cui ci confrontiamo sono nate da una cultura del fare costruita nel tempo. Questo ci permette di realizzare unarchitettura forse più libera da schemi, meno precisa, attenta al legame con il territorio sia per la collocazione che per i materiali scelti.
2. Negli ultimi dieci anni la Provincia di Bolzano ha scelto di mostrare attraverso il concorso pubblico e la qualità nella realizzazione dellopera pubblica lefficacia della propria azione politica, dando la possibilità a noi architetti di metterci in gioco continuamente. Si è creato un confronto tra realtà di diversa formazione, una ricchezza per il territorio. Il nostro studio composto da solo dieci persone, partecipa a dieci, dodici concorsi lanno, principalmente aperti.
3. Lavoriamo in ugual modo sia con il pubblico che con il privato anche se la tendenza vede un aumento dei concorsi privati. Seguendo lesempio del pubblico molte famiglie bandiscono concorsi per la progettazione di ville private, vi è stata unevoluzione in questo senso. Per portare un esempio specifico, di recente abbiamo vinto cinque concorsi per la realizzazione di ville private.
4. La nostra è una zona di mezzo, allo stesso tempo possiamo considerarla sia provinciale che internazionale, sia nord che sud. Questa caratteristica ha fatto s? che si sviluppasse unarchitettura dialettale, diretta, non un vero e proprio linguaggio ma una tendenza a essere modesti e spregiudicati allo stesso tempo, con risultati molto diversi tra loro.






















