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Denis BocquetWritten by: Progetti

Una guerra mondiale vale un museo

Una guerra mondiale vale un museo

Meaux (Francia). L’11 novembre, anniversario della firma dell’armistizio di Compiègne del 1918, è stato inaugurato dal presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy, a circa 40 km a est di Parigi, lungo la Marne, il Museo della grande guerra. Voluto da Jean-François Copé, sindaco di Meaux e soprattutto segretario generale del partito presidenziale Ump, il museo presenta gli oggetti raccolti dal collezionista privato Jean-Pierre Verney.
Meaux non è certo il luogo più famoso in Francia per la memoria della Prima guerra mondiale, ma l’episodio della prima battaglia della Marne, nel settembre 1914, che vide l’avanzata delle forze tedesche fermata a poche decine di chilometri dalla capitale, è servito da pretesto all’impresa. Un consiglio scientifico, presieduto dallo storico Marc Ferro, ha contribuito ad aprire la collezione privata alla base del museo, acquisita nel 2005 dall’ente metropolitano della zona di Meaux, alle tendenze odierne della storiografia e della museografia. A una selezione tra i 50.000 oggetti e documenti che costituiscono la collezione (cimeli della vita quotidiana nelle trincee, artigianato di fortuna, protesi, lettere, fotografie, diari), si è aggiunta una scelta di oggetti messi a disposizione da altre istituzioni. Il museo è così in grado di mostrare sia la ricostituzione di un campo di battaglia (elemento al centro di una visita fondata sull’esperienza vissuta dai protagonisti), sia una serie di aerei (Blériot, Spad) e carri armati (Renault), sia esempi dei famosi taxi della Marne che portavano una parte delle truppe francesi al fronte, sia le divise di tutti i 35 paesi belligeranti.
Situato nelle vicinanze di un monumento commemorativo americano, il museo, ideato dall’architetto Christophe Lab (conosciuto finora soprattutto come autore del libro Ready Made Urbains nel 2000), si presenta come una lunga struttura orizzontale integrata nel paesaggio tramite un lavoro di vegetalizzazione e un dialogo tra le line orizzontali e gli elementi strutturanti dell’orizzonte. Il museo è composto di 3.000 mq di spazi espositivi (che salgono a 7.000 con lo spazio per le mostre temporanee, le sale per l’accoglienza del pubblico scolastico e l’auditorium). Sono attesi 80.000 visitatori annui, molti dei quali sicuramente giungeranno dalle scuole della periferia est di Parigi. L’opera è costata 28 milioni, di cui la metà provenienti dall’ente metropolitano di Meaux e il resto da Regione, Provincia, ministero della Cultura e mecenati privati. Per la sua facile accessibilità da Parigi, farà sicuramente concorrenza all’Historial di Péronne e al Mémorial di Verdun.

Autore

  • Denis Bocquet

    Nato nel 1970 a Grenoble, ha studiato a partire dal 1990 presso l'Ecole normale supérieure di Fontenay Saint Cloud, si è laureato nel 1992 alla Sorbona e ha poi conseguito il dottorato di ricerca. È docente ordinario di Storia e teoria dell'architettura e dell'urbanistica presso l'Ecole nationale supérieure d'architecture di Strasburgo. Ha vissuto e insegnato a Firenze, Roma, Aix-en-Provence, Dresda, Tours e Parigi. Scrive per «Il Giornale dell'Architettura» sin dalla nascita della testata, nel 2002. Dal 2004 vive a Berlino.

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Last modified: 22 Luglio 2015