Nella zona nord-ovest, il comparto del Lazzaretto, già previsto nel piano urbanistico del 1989, investe una superficie complessiva di 733.000 mq, per una utile realizzabile di 215.050 mq. Nel 2000 Fondiaria Bologna Metropolitana ha bandito un concorso internazionale di progettazione in 2 fasi: a seguito della selezione delle prime 10 candidature su 33 pervenute, e dietro presentazione di nuova offerta, nel 2001 si è avuto il piano-progetto vincitore, firmato da Piero Sartogo e Richard Meier. Il piano prevede più di 2.000 abitazioni, oltre alla nuova sede della Facoltà di Ingegneria (circa 44.000 mq di aule, servizi e uno studentato di 7.000 mq; lunica parte del programma a esser stata interamente realizzata) e altri edifici destinati a usi integrati, come uffici e negozi, oltre a spazi pubblici: una nuova centralità in periferia. Sulla carta, linsediamento dovrebbe essere servito dalle fermate del People Mover, del Servizio Ferroviario Metropolitano e anche dalla diramazione della linea 1 della metrotranvia, ma i lavori sono in ritardo e al momento sono in corso le opere di urbanizzazione primaria, mentre si preparano le progettazioni definitive/esecutive per le restanti opere di urbanizzazione e sono in cantiere alcuni edifici privati. Come in altri casi, rappresenta una criticità la pluralità dei soggetti attuatori, ciascuno con tempistiche differenti e le consuete difficoltà di coordinamento.
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Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
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