Classe 1948, architetto fondatore di Iwamura Atelier e docente alla Tokyo City University, è direttore del programma «Architecture for a Sustainable Future Region IV», membro del Consiglio di coordinamento dell’Uia e del Japan Organizing Board (Job) e vice presidente della Regione Uia che comprende l’Asia e l’Oceania.
Il Comitato d’onore è composto da architetti, artisti, scienziati e politici. Questa multidisciplinarietà ha permesso una discussione più ampia sui temi inerenti il Congresso?
Il Comitato ha un importante valore simbolico. Ho selezionato le persone che ne fanno parte in base al tema del Congresso e ai tre temi secondari, decisi dal Consiglio Uia un paio di anni fa. Fortunatamente abbiamo ricevuto una reazione molto positiva alla partecipazione da parte dei candidati prescelti.
Quali sono le aspettative di partecipazione? Influirà il disastro dello scorso marzo?
«Beyond Disasters, through Solidarity, towards Sustainability» è stato deciso dal Consiglio di coordinamento composto da rappresentanti Uia e Job subito dopo la calamità dell’11 marzo. La discussione locale e internazionale sull’opportunità di continuare a ospitare l’evento a Tokio, in condizioni così eccezionali, è stata un momento cruciale, ma abbiamo deciso di proseguire, considerando quest’occasione, così unica, un elemento utile allo scambio di esperienze in continua evoluzione con esperti o studenti di architettura e urbanistica. Il tema è molto importante: la sostenibilità dovrebbe essere realizzata superando i disastri e attraverso la solidarietà globale. Naturalmente il terremoto influisce sul numero dei partecipanti attesi, che è stato ridotto da 9.000 a 4.000, e abbiamo modificato i budget di conseguenza. Fortunatamente nessuno sponsor né donatore ha ritirato il suo contributo. Penso che stiamo organizzando un congresso compatto con un tema molto chiaro. Devo anche aggiungere che i partecipanti potranno accedere non solo agli eventi principali organizzati ma avranno a disposizione una varietà di località in Tokyo centro, con più di cento eventi inerenti l’architettura e l’urban design che si svolgeranno nello stesso periodo. Occasione davvero storica per il Giappone.
Dal suo punto di vista, quale messaggio si può lasciare alle generazioni future?
Beyond Disasters, through Solidarity, towards Sustainability.
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