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Luca GibelloWritten by: • 24 Agosto 2011• Design

Italia 150: il nuovo non avanza

L’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Michele Coppola, ha commissionato a Danilo Nubioli un manifesto rappresentativo dei festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia che si apriranno a marzo, con Torino capofila. L’assessore ha chiamato Nubioli (classe 1921) in quanto fu l’artefice del logo di Italia 61, che campeggiava ovunque nelle celebrazioni di 50 anni fa. Nulla contro un grande protagonista italiano, tra grafica e arte, della comunicazione visiva e degli allestimenti (sono stati suoi committenti Zincotecnica, Baratti & Milano, Vetrocoke, SKF, Lancia, Fiat). Il fatto è che, nel 1961, Nubioli risultò vincitore (davanti ad Armando Testa) di un concorso nazionale appositamente bandito per realizzare il logo. All’epoca, tra gli organizzatori, forse a pochi venne in mente d’incaricare un reduce delle celebrazioni del 1911. Probabilmente non è questa la strada maestra per costruire il futuro senza dimenticare il passato…

Autore

  • Luca Gibello

    Nato a Biella (1970), nel 1996 si laurea presso il Politecnico di Torino, dove nel 2001 consegue il dottorato di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica. Ha svolto attività di ricerca sui temi della trasformazione delle aree industriali dismesse in Italia. Presso il Politecnico di Torino e l'Università di Trento ha tenuto corsi di Storia dell’architettura contemporanea e di Storia della critica e della letteratura architettonica. Collabora a “Il Giornale dell’Architettura” dalla sua fondazione nel 2002; dal 2004 ne è caporedattore e dal 2015 al 2024 è direttore. Oltre a saggi critici e storici, ha pubblicato libri e ha seguito il coordinamento scientifico-redazionale del "Dizionario dell’architettura del XX secolo" per l'Istituto dell’Enciclopedia Italiana (2003). Con "Cantieri d'alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi" (2011, tradotto in francese e tedesco a cura del Club Alpino Svizzero nel 2014), primo studio sistematico sul tema, unisce l'interesse per la storia dell'architettura con la passione da sempre coltivata verso l’alpinismo (ha salito tutte le 82 vette delle Alpi sopra i 4000 metri). Nel 2012 ha fondato e da allora presiede l'associazione culturale Cantieri d'alta quota

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Nato a Biella (1970), nel 1996 si laurea presso il Politecnico di Torino, dove nel 2001 consegue il dottorato di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica. Ha svolto attività di ricerca sui temi della trasformazione delle aree industriali dismesse in Italia. Presso il Politecnico di Torino e l’Università di Trento ha tenuto corsi di Storia dell’architettura contemporanea e di Storia della critica e della letteratura architettonica. Collabora a “Il Giornale dell’Architettura” dalla sua fondazione nel 2002; dal 2004 ne è caporedattore e dal 2015 al 2024 è direttore.
Oltre a saggi critici e storici, ha pubblicato libri e ha seguito il coordinamento scientifico-redazionale del “Dizionario dell’architettura del XX secolo” per l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana (2003). Con “Cantieri d’alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi” (2011, tradotto in francese e tedesco a cura del Club Alpino Svizzero nel 2014), primo studio sistematico sul tema, unisce l’interesse per la storia dell’architettura con la passione da sempre coltivata verso l’alpinismo (ha salito tutte le 82 vette delle Alpi sopra i 4000 metri). Nel 2012 ha fondato e da allora presiede l’associazione culturale Cantieri d’alta quota

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Last modified: 10 Luglio 2015

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