La chiesa di San Cristoforo è documentata dallXI secolo. Interessata da unimportante ricostruzione nella seconda metà del XII, nonostante diversi rimaneggiamenti ha conservato la raffinata austerità romanica. Nel 1939-40 diviene sacrario dei caduti di guerra, come attestato dai numerosi nomi incisi lungo le pareti delle navate laterali. Un accurato restauro condotto da Virginia Martinelli, Giorgio Ragghianti e Maurizio Silva (Luccastudio) ha consentito di riaprire il sobrio ed elegante luogo sacro, sito lungo lasse principale della città storica e in precedenza fruibile solo occasionalmente. Il restauro di tipo conservativo ha riguardato il consolidamento delle strutture lignee di copertura (2001-2003) e la pulitura delle superfici lapidee (2008-2009), in particolare del prospetto principale. Lintervento, commissionato dallArcidiocesi di Lucca con la supervisione della locale Soprintendenza, ha richiesto oltre 300.000 euro. Ora lArcidiocesi ha aderito alla proposta dellAssociazione culturale «San Cristoforo, arte, filosofia, scienza, spiritualità» per destinare la chiesa a luogo dincontro e promozione culturale. Vi contribuisce anche il progetto illuminotecnico predisposto ad hoc da Consuline Architetti Associati di Milano (Serena Tellini e Francesco Iannone), basandosi sui principi percettivi delle neuroscienze.
Lo scorso 8 aprile è stato ospitato il primo importante appuntamento: la mostra di Carlo Guarienti «Omaggio a Dino Buzzati», curata da Stefania Trolli (art project director) con Bruto Dario Pomodoro e Stefano Borsi. Prossimo tappa, la mostra curata da Jon Wood sulle opere di Tony Cragg (dal 25 giugno al 10 settembre), direttore dellAccademia di belle arti di Düsseldorf, le cui sculture per la prima volta saranno ospitate in un luogo sacro, simbolo della stratificazione storica e fulcro della vita culturale di Lucca.
Articoli recenti
- Quali sono i più bei casinò del mondo dal punto di vista architettonico? 19 Novembre 2025
- Se l’architettura non incanta (quasi) più nessuno 19 Novembre 2025
- Spazi, colori, materie: a Lugano un dialogo a tre voci 18 Novembre 2025
- L’archiviaggio. Giappone, le piccole isole dell’arte totale 18 Novembre 2025
- Sostenibilità, retorica del capitalismo 18 Novembre 2025
- Ri_visitati. La modernità scomoda della Città Universitaria di Roma 17 Novembre 2025
- Mendrisio: satira e reality show a Teatro 12 Novembre 2025
- Firenze, 25 anni dopo: al paesaggio serve un progetto 12 Novembre 2025
- Paesaggi italiani contemporanei: adattamenti, contaminazioni, fragilità 12 Novembre 2025
- Essere paesaggisti in Italia: poca chiarezza, molti ostacoli 12 Novembre 2025
- Moda, lo spazio magico delle sfilate 11 Novembre 2025
- L’insostenibilità della parola sostenibilità. Non usiamola più! 10 Novembre 2025
- Tragico crollo nella Torre dei Conti: no a scelte frettolose 8 Novembre 2025
- Jean Prouvé double face: tra valorizzazione e conservazione 5 Novembre 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. a The Architectural Post, editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A., oggi Società Editrice Allemandi a r.l.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata






















