Visit Sponsor

Written by: Inchieste

Solo messa in sicurezza, e solo venti adozioni

L’Aquila. La messa in sicurezza di chiese e palazzi tutelati e danneggiati dal sisma ha rappresentato una delle principali attività svolte nell’area dell’Aquila in questi due anni. Numerosi interventi, su 199 chiese e 50 palazzi, sono stati eseguiti sotto il diretto coordinamento della struttura del vicecommissario delegato per la tutela dei Beni culturali. La maggior parte di questi sono stati realizzati dai Vigili del fuoco, su progetto redatto gratuitamente dal personale dell’Università, del Cnr, della Soprintendenza e degli stessi Vigili; solo in alcuni casi di particolare rilievo (chiesa di Santa Maria del Suffragio, Basilica di Santa Maria di Collemaggio, Duomo e sede dell’Arcivescovado e della Curia) si è operato con incarichi diretti di progettazione ed esecuzione dei lavori affidati a imprese selezionate. Altri interventi, riguardanti prevalentemente palazzi di interesse storico-artistico, sono stati coordinati dai comuni del cratere, che hanno provveduto ad affidare direttamente i lavori sulla base di un progetto redatto dalle imprese esecutrici e autorizzato in fase istruttoria. Con questa procedura, nel Comune dell’Aquila sono stati au­torizzati 311 progetti, mentre 79 sono attualmente in fase di istruttoria, per un totale di 390 edifici; negli altri comuni, si contano 70 progetti autorizzati e 12 in fase di istruttoria, per un totale di 82 edifici. 
Intanto, prosegue la campagna di adozione dei monumenti avviatasi con il G8 del luglio 2009. Per stimolare le donazioni, da alcuni mesi si procede alla redazione di schede con stime economiche riferite alla riparazione di lotti funzionali piuttosto che di interi monumenti. In questo modo, si chiede l’impiego di somme minori e dunque più facilmente reperibili da parte degli enti finanziatori. Inoltre, anche sulla base di richieste specifiche da parte di benefattori proponenti, si è aperto anche alle adozioni di beni non appartenenti all’elenco iniziale dei 45: edifici minori o beni artistici danneggiati recuperabili con somme più contenute. A oggi i monumenti adottati, in tutto o in parte, sono una ventina, tra cui: alcuni lotti del complesso monumentale e della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, la Fontana delle 99 Cannelle, Porta Napoli, Porta Castello, la chiesa di San Marco (per la sola messa in sicurezza), che hanno ricevuto donazioni da più enti; la chiesa di Santa Maria del Suffragio (Governo francese); le chiese di San Biagio d’Amiterno (Fondazione Roma) e San Giuseppe dei Minimi (Governo kazaco); Palazzo Ardinghelli (Governo russo); Palazzo Branconio; Palazzo e Torre Margherita (Bcc Federcasse), il Palazzetto dei Nobili (Camera dei Deputati); il teatro comunale dell’Aquila (trasmissione TV «Porta a Porta»); la chiesa di San Gregorio Magno (Governo russo); la chiesa di Santa Maria della Croce di Roio (Regione Liguria); la chiesa di San Clemente a Casauria, una delle prime a essere riaperta lo scorso 8 aprile (World Monument Fund e Fondazione Pescarabruzzo); la chiesa di San Pietro Apostolo a Onna (Governo tedesco); l’ex Mattatoio (Mibac); il Santuario della Madonna d’Appari, dove le diverse donazioni stanno consentendo il restauro dei dipinti murali. La cifra complessiva donata tocca a oggi i 38 milioni di euro. A questa somma vanno aggiunte le donazioni riguardanti il restauro di numerosi beni artistici mobili (circa 45).

Autore

(Visited 31 times, 1 visits today)

About Author

Share
Last modified: 10 Luglio 2015