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Written by: Professione e Formazione

La corte di Levete per dimenticare Libeskind (soprattutto costa la metà)

Londra. Il nuovo ampliamento del Victoria and Albert Museum non potrebbe essere più diverso dalla controversa «Spirale» proposta da Daniel Libeskind ben quindici anni fa e abbandonata nel 2004. L’incarico è stato affidato allo studio londinese Amanda Levete Architects, vincitore il 28 marzo del concorso internazionale su una rosa di sette team selezionati. Tra i progetti in corso dell’ex socia del defunto Jan Kaplick´y nello studio Future Systems c’è anche la stazione della metropolitana di Napoli per il polo universitario, disegnata con lo scultore Anish Kapoor. 
L’ampliamento verrà costruito sull’unico spazio disponibile del sito di South Kensington, attualmente occupato da edifici senza alcun pregio architettonico che fungono da uffici e strutture varie e si trovano in Exhibition Road, nascosti dall’imponente diaframma in pietra dell’Aston Webb Screen, del 1909. In origine la «Spirale» doveva essere realizzata lì: si trattava di una struttura tortuosa di undici piani con facciate angolari destinate a spazi espositivi e servizi ai visitatori. Anche se il progetto aveva ottenuto la licenza edilizia, molti londinesi rimasero sbigottiti all’idea di vedere una struttura così opprimente in una strada piena di sontuosi edifici del xix secolo. Il colpo di grazia, però, fu inferto dai costi, stimati a 70 milioni di sterline, soprattutto dopo che le domande di finanziamento alla lotteria nazionale furono respinte. 
L’attuale progetto per il Victoria and Albert Museum è assai diverso e costa la metà. Per risparmiare, l’edificio sarà di dimensioni più contenute e per buona parte ipogeo. L’intento è fornire un nuovo ingresso al pubblico tramite l’Aston Webb Screen in Exhibition Road, che condurrà a una spaziosa corte digradante con un’invitante caffetteria. Verso la fine dell’anno la strada diventerà semipedonale, fattore che contribuirà a rendere più gradevole la zona che ospita anche i vicini musei della Scienza e di Storia naturale. I visitatori entreranno nel museo dalla parte opposta della corte e potranno dirigersi verso le gallerie esistenti o scendere nello spazio espositivo temporaneo. Il museo ha un disperato bisogno di nuove strutture espositive per liberare le gallerie esistenti adibite a mostre temporanee, i cui pregevoli interni del tardo periodo vittoriano sono attualmente coperti. Dapprima l’idea prevedeva la possibilità di erigere un edificio sulla nuova corte nel caso in cui, in futuro, servisse più spazio. Tuttavia realizzare le gallerie temporanee e la corte con fondazioni abbastanza solide da sostenere il peso di un grosso edificio sarebbe complicato e costoso, perciò se mai il museo vorrà svilupparsi verso l’alto dovrà demolire il progetto di Levete.
Dei 35 milioni di sterline previsti, un donatore londinese ne ha già garantiti 15 (una delle maggiori elargizioni a un museo britannico), ma bisogna comunque trovare gli altri 20, e il clima al riguardo è difficile. I cantieri dovrebbero essere ultimati nel 2016.

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Last modified: 10 Luglio 2015