Tra i numerosi appuntamenti che hanno caratterizzato il convegno annuale del Green Building Council (svoltosi il 16-19 novembre a Chicago), di particolare interesse è stata la premiazione dei quattro team finalisti di «Natural Talent Design Competition», organizzato da Usgbc (United States Green Building Council) in collaborazione con The Salvation Army. Il concorso, basato sul programma di ricostruzione per New Orleans «EnviRenew» che lEsercito della salvezza sta portando avanti da cinque anni, ha visto il supporto di Architecture for Humanities (il fondatore Cameron Sinclair era in giuria) e Open Architecture Network. Lo scopo: individuare soluzioni ispirate alle tradizionali porch-houses, con standard di certificazione energetica Leed platinum, completamente accessibili e, ovviamente, a prova dinondazioni e uragani, il tutto a un costo inferiore ai 100.000 dollari.
La richiesta di prestazioni energetiche elevate è parte integrante della strategia «EnviRenew» che mira a garantire la sostenibilità economica dellintervento di ricostruzione nel tempo, anche per utenti a medio e basso reddito. Tra le oltre 200 proposte presentate, la giuria ha selezionato i progetti «Easy House» (Pittsburgh) e «Greenboy» (Hawaii) nella categoria studenti e «the little Easy» (ZeroEnergyDesign, Connecticut) e «Ramped up» (Roger Marvel Architects e Buro Happold, New York) nella categoria giovani professionisti.
Le soluzioni premiate sono accomunate dallimpiego di tecnologie semplici, con bassi costi iniziali e di manutenzione. «Ramped Up» spicca per la forma allungata e limpiego della rampa di accesso come elemento compositivo. La proposta, che prevede un sistema strutturale a pareti portanti con telaio in legno irrigidito da pannelli Osb (Oriented Strand Board) poggiante su una palificata alta circa 2 m (la quota delle inondazioni), si basa anche sullottimizzazione dei costi legati alle installazioni impiantistiche, concentrate in ununica dorsale, e comprende un personal computer con software di monitoraggio dei consumi energetici (tipo Google Powermeter) in grado di suggerire ottimizzazioni gestionali e consentire risparmi stimati tra il 20 e il 30% del fabbisogno totale.
In controtendenza rispetto ai concorsi di architettura, in particolare italiani, che spesso premiano progetti destinati a rimanere lettera morta, il concorso prevede che il vincitore sia proclamato solo dopo che i quattro edifici finalisti siano stati costruiti e abitati, coinvolgendo nel processo di valutazione i futuri abitanti. Per conoscere lesito finale non resta quindi che aspettare ottobre 2011.
Articoli recenti
- Mendrisio: satira e reality show a Teatro 12 Novembre 2025
- Firenze, 25 anni dopo: al paesaggio serve un progetto 12 Novembre 2025
- Paesaggi italiani contemporanei: adattamenti, contaminazioni, fragilità 12 Novembre 2025
- Essere paesaggisti in Italia: poca chiarezza, molti ostacoli 12 Novembre 2025
- Moda, lo spazio magico delle sfilate 11 Novembre 2025
- L’insostenibilità della parola sostenibilità. Non usiamola più! 10 Novembre 2025
- Tragico crollo nella Torre dei Conti: no a scelte frettolose 8 Novembre 2025
- Jean Prouvé double face: tra valorizzazione e conservazione 5 Novembre 2025
- Un grande, raffinato, magazzino per rivoluzionare l’agricoltura 5 Novembre 2025
- La migliore architettura: politicamente corretta, poche sorprese e archistar 5 Novembre 2025
- Vitra Campus, Balkrishna Doshi celebra il silenzio 5 Novembre 2025
- Il porto di Marsiglia ha il suo nuovo, vecchio, faro 4 Novembre 2025
- Impermeabilizzazione del terrazzo: Icobit Italia il tuo alleato 4 Novembre 2025
- Il Museo più grande, simboli e nazionalismo: l’Egitto si celebra 3 Novembre 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. a The Architectural Post, editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A., oggi Società Editrice Allemandi a r.l.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata






















