Lei ha spesso parlato delle difficoltà di lavorare in Italia e in particolare a Firenze. Quali sono state le condizioni che hanno reso possibile questo intervento a scala urbana?
Quarantanni di tentativi! I miei genitori erano italiani e una parte della mia famiglia, ancora oggi, vive e lavora a Firenze. Nonostante la mia vicinanza a questo paese, lItalia è una delle nazioni al mondo dove è più difficile lavorare perché la burocrazia è immensamente complessa e larchitettura si presta a diventare uno strumento politico. Laspetto surreale è poi che non esiste un quadro politico chiaro e comprensibile. A Scandicci, nei lunghi anni che hanno preceduto lavvio del cantiere, siamo riusciti ad arrivare alla realizzazione grazie a due sindaci eccezionali che hanno creduto nel valore della modernità.
Il masterplan è costituito da una serie di parti collaboranti su cui sinnesta la nuova infrastruttura della tramvia. Quanto potrà incidere la presenza del trasporto pubblico sul successo del nuovo centro di Scandicci?
Quasi totalmente. La tramvia, in quanto mezzo per potenziare il trasporto pubblico, è la chiave del successo e dellinnovazione di questo intervento. Abbattere linquinamento, associato alluso indiscriminato e consumistico della macchina, è lelemento fondamentale alla sostenibilità del progetto che si traduce in effettiva qualità della vita. Se riusciremo a liberare le strade e le piazze dalle auto riusciremo a restituire lo spazio pubblico ai cittadini.
Lei parla spesso dellimportanza che larchitettura sia motivata da visioni del futuro; quali strategie vi hanno guidato in questo progetto?
Larchitettura non può prescindere da obiettivi etici che siano alla base della sua ragion dessere. Solo così può effettivamente ed efficacemente contribuire al benessere sia dei suoi utenti che di tutti coloro che hanno il diritto di godere di una città bella, sicura e sostenibile. A Scandicci abbiamo voluto creare un centro che avesse un cuore con qualità civiche e urbane tali da trasformare quella che un tempo era considerata periferia dormitorio in una vera e propria città. La multifunzionalità dellintervento è determinante e riflette il mio ideale di Compact City: la città dove si vive, lavora, si fa cultura e ci si diverte. Questa è la nostra «visione» anche per Scandicci.
Quali sono le principali innovazioni tecnologiche?
Leggerezza, flessibilità, adattabilità, manutenzione e dinamismo della facciata restano, oggi come ieri, obiettivi di un approccio alla costruzione che ha contraddistinto la nostra ricerca verso linnovazione.