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Cristina DonatiWritten by: Città e Territorio

La Scandicci di Richard Rogers non sarà più un sobborgo

SCANDICCI (FIRENZE). Una giornata di festa dedicata alla cultura della città contemporanea segna l’inizio dei lavori che trasformerano il satellite a ovest di Firenze in un autentico brano di città. Il 15 novembre all’Istituto Russell Newton, Richard Rogers e il filosofo Sergio Givone, moderati da Davide Rampello, direttore artistico dell’evento «Florens 2010», si confrontano sul significato della condizione urbana nel terzo millennio. Segue la cerimonia di posa della prima pietra alla presenza delle autorità, dell’impresa e del team di progettazione che da oltre un anno prepara l’allestimento di un cantiere complesso.
Rogers illustra il progetto, animato da quella passione per la civitas che, nel 1995, dichiarò dai microfoni della Bbc, in occasione delle Reith Lectures. Cities for a small planet era il titolo-manifesto delle cinque lectio magistralis che ispirarono l’omonimo libro e, alcuni anni dopo, la Biennale 2006, che ribadirà l’emergenza di un mondo inesorabilmente globalizzato ma ancora privo di un condiviso assetto umano e sociale. 
Presidente della urban task force del governo britannico, già consulente per le politiche urbane di Londra e Barcellona, vincitore del Pritzker: sono alcuni dei riconoscimenti che non lasciano a Lord Rogers of Riverside più niente a cui ambire, ma molto ancora su cui lavorare. Scandicci è la sfida ideale, dove tradurre la teoria in realtà: a 10 km da Firenze, è una periferia satellite che il masterplan, firmato Rogers Stirk Harbour + Partners, mira a rigenerare come moderna centralità urbana, grazie anche a un’aerodinamica tramvia di collegamento con tempi certi e rapidi a Firenze. Il piano, redatto su incarico del Comune nel 2003, dovrebbe concludersi nel 2013 attraverso un project financing che ha previsto una partnership tra l’amministrazione pubblica e un raggruppamento d’imprese operanti nel settore edile e immobiliare: la Cooperativa Unica e la Cmsa, che hanno costituto una società di scopo concessionaria del progetto, denominata Scandicci Centro srl, a cui sono state cedute quote edificatorie del terziario e delle residenze. 
L’impianto planimetrico ruota intorno a una piazza civica, concepita come un cuore urbano pulsante su cui si affaccia un calibrato mix di funzioni che prevede un centro culturale, un blocco uffici, un isolato residenziale. Il centro culturale è un dinamico volume vetrato, incorniciato da due slanciati terminali a contrasto materico, che esprime il coinvolgimento sociale richiesto dal programma. Il lato sud della piazza è caratterizzato dalla stazione della tramvia: una sequenza di sei portali in acciaio verniciato con un grigliato in alluminio per l’ombreggiamento. Sullo stesso lato si ergono i sette piani del blocco uffici cui si contrappone, a nord, il complesso residenziale su cinque piani e un attico di coronamento, con piano terra porticato destinato a negozi e ristoranti. 
L’inserimento ambientale è declinato da soluzioni che prevedono coperture verdi, materiali performanti e tecnologie a secco pluristrato per il massimo effetto schermante delle parti vetrate.

Autore

  • Cristina Donati

    Prima collaboratrice poi redattrice della testata online fin dagli esordi nel 2014. Prematuramente scomparsa nel 2021. Studia architettura a Firenze dove consegue un Dottorato di ricerca in storia dell’architettura. Dopo la laurea si trasferisce a Oxford dove collabora con studi professionali, si occupa di editoria e cura mostre per Istituti di cultura a Londra. Ha svolto attività didattica per la Kent State University (USA) con il corso di Theories of Architetcure. Scrive per numerose riviste internazionali e svolge attività di ricerca sull’architettura contemporanea e i suoi protagonisti. Dirige la collana editoriale «Single» sul progetto contemporaneo per la Casa Editrice Altralinea. E' autrice di saggi e monografie tra cui: «Michael Hopkins» (Skira, 2006); «L’innovazione tecnologica dalla ricerca alla realizzazione» (Electa, 2008); «RSH+P, Compact City» (Electa, 2014); «Holistic Bank Design» (Altralinea, 2015).

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Last modified: 13 Luglio 2015