Visit Sponsor

Elisabetta BiestroWritten by: Progetti

Perfino il Barolo ha il suo museo, firmato Confino nel cuore delle Langhe

Nel cuore delle Langhe, fra colline e filari che si perdono a vista d’occhio, il 12 settembre è stato inaugurato WiMu, il nuovo Wine Museum ricavato nel castello dei marchesi Falletti. Articolato in 25 sale su quattro piani per un totale di 2.000 mq espositivi, è dedicato alla cultura e alle tradizioni vinicole e sorge nel piccolo paese del cuneese che ha dato i natali al famoso vino Barolo.
L’allestimento, curato dal francese François Confino, si snoda tra evocazioni e suggestioni, tra mito e realtà. Il percorso espositivo parte dal terzo piano, dove le intuizioni di Confino sono più evidenti e dove vengono descritti i tempi del vino: buio e luce si alternano nei cicli delle stagioni e dagli albori della creazione si giunge ai giorni nostri, dove la qualità del terreno e la fatica dell’uomo scandiscono i gesti della vendemmia. Il secondo piano è dedicato al vino nella storia e nelle arti, in cui si avverte l’eterno dualismo tra passato e presente, tradizione e innovazione. Il piano nobile rievoca invece la storia del castello e la nascita del Barolo. Dopo il vino celebrato e raccontato, si scende al piano interrato dove, nel «tempio dell’enoturista», hanno sede l’Enoteca regionale del Barolo e un’area didattica interattiva. Nonostante si decanti il vino in ogni sua forma, non si parla in modo didascalico di vendemmie, tannini e retrogusti: come afferma lo stesso Confino, «il museo non è dedicato esclusivamente agli esperti, ma è un luogo in cui tutti possono conoscere ed apprezzare il vino attraverso un punto di vista diverso e innovativo, che ne permetta una visione globale e mondiale».
WiMu è nato dall’accordo tra Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Comune e Unione dei Comuni «Colline di Langa e del Barolo». Nel 2003 è stato siglato lo studio di fattibilità e nel 2004 l’accordo programmatico tra Regione e Provincia. A fine 2007 sono iniziati gli allestimenti, per un costo complessivo di 7 milioni, mentre all’inizio del 2011 saranno inaugurate ulteriori sale espositive al piano interrato.

Autore

  • Elisabetta Biestro

    Nata ad Asti nel 1984 e laureata in Architettura per il restauro e la valorizzazione dei beni architettonici e ambientali al Politecnico di Torino nel 2009. Da allora collabora con "Il Giornale dell'Architettura". Ha lavorato come consulente di Green Building Council Italia (GBC Italia) che promuove il protocollo per edilizia sostenibile certificata LEED®. Specializzata in corsi post-laurea legati alla gestione e controllo di progetti complessi e alle tematiche quali conservazione del patrimonio architettonico e ambientale, interventi a basso costo e sostenibili, dal 2013 cura le attività di comunicazione e gli eventi di una multiutility con sede in Piemonte, che sviluppa progetti legati all’efficienza energetica, alla cogenerazione e produzione di energia da fonti rinnovabili e ai servizi ambientali.

    Visualizza tutti gli articoli

About Author

(Visited 47 times, 1 visits today)
Share
Last modified: 13 Luglio 2015