Il Cat nacque da un gruppo di visionari ispirati da pensatori alternativi radicali come Ernst Friedrich Schumacher, che nel 1974 trovò nel Galles centrale, non lontano da Machynlleth, una cava di ardesia abbandonata. Un luogo immerso nella natura, dove sinsediò una comunità intenzionale composta da persone impegnate a costruire un corpus di conoscenze che consentissero una sopravvivenza «dolce». Presto il gruppo scelse di autofinanziarsi aprendosi verso lesterno e offrendo servizi: prima informazioni, poi un centro visite dove illustrare tecniche alternative, attività di educazione e formazione professionale, e infine di ricerca e sviluppo. Dopo 36 anni, il Cat è una realtà economica significativa nel Galles rurale, ha portato immigrazione qualificata e turismo (65.000 visitatori annui), e ha dato vita a numerose attività imprenditoriali. Quanto alla sua autorevolezza, basti citare che il Cat ha realizzato il rapporto «Zerocarbonbritain2030», presentato alla recente conferenza mondiale di Copenaghen.
Pat Borer è stato dal 1976 membro della comunità come architetto-costruttore e graphic designer. Nel 1990 si è trasferito poco lontano dando vita a uno studio professionale indipendente, che vede il Cat come suo principale cliente. Per le edizioni del Cat, Borer ha inoltre scritto, con Cindy Harris, «The Whole House Book» (1998), uno dei migliori manuali di architettura ecologica oggi disponibili. Anche David Lea è un architetto inglese, trasferitosi in Galles negli anni ottanta. Le sue opere, fatte conoscere da Peter Blundell Jones, esprimono una raffinata sensibilità per la tradizione vernacolare e per il rapporto con la natura (Royal agricultural college a Cirencester, Hilliers visitor centre a Romsey, palazzetto dello sport a Blaenau Ffestiniog, atelier dartista «in the West country»). Insieme, Borer e Lea hanno progettato i più significativi edifici recenti del Cat, tra cui le stazioni di monte e di valle della funicolare ad acqua (1992), e il centro informazioni (1998-2000).
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