Il 1° luglio è stato inaugurato il MuVe, che occupa lantica sede del magazzino del sale, un complesso del 1365 ampliato nel Quattrocento a cui si aggiunse, nel 1543, un deposito ricavato nel mulino prossimo allo scalo dArno. Durante lOttocento si resero necessari ulteriori accorpamenti di fabbriche contigue, fino alla dismissione e abbandono nel Novecento, a causa del cambiamento nelle modalità di distribuzione del sale. Un magazzino di grande valore storico e architettonico che viene recuperato e valorizzato come struttura museale, in cui si celebra la memoria e lidentità culturale della comunità empolese, dedita alla lavorazione del vetro artistico dal xv secolo. La cura del restauro, coordinato dalla Soprintendenza e da un autorevole comitato scientifico, si unisce a un progetto museografico che mira a rigenerare la tradizione artigiana del vetro e il suo indotto economico e sociale sul territorio. Il filo conduttore del percorso museale intende evocare i momenti cruciali della storia e della produzione vetraria. Si tratta quindi di un «museo di narrazione» con allestimenti interattivi di oggetti, suoni e immagini. Il visitatore entra nella fornace di ieri e nella fabbrica di oggi insieme ai maestri vetrai, al bagliore del fuoco, ai rumori dei forni e delle macchine.
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