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Francesca De FilippiWritten by: Città e Territorio

Wuf 5: il diritto alla città

Inaugurata dal presidente brasiliano Lula, dal 22 al 26 marzo si è svolta a Rio de Janeiro la quinta edizione del World Urban Forum (Wuf), l’evento biennale promosso da UN-Habitat per discutere tra autorità locali, governi, università, organizzazioni internazionali e non governative, intorno a una delle sfide cruciali del prossimo futuro: governare l’urbanizzazione. Diciottomila persone (record di partecipanti) hanno affollato gli spazi dedicati al Forum nella zona portuale di Rio partecipando a dibattiti, sessioni di network e formazione, eventi paralleli. Il tema di questa edizione, il diritto alla città e la riduzione dei divari nella costruzione di città pienamente «inclusive», è quanto mai conosciuto in Brasile, dove l’82% della popolazione vive in aree urbane e il 20% in condizioni di estrema povertà. Ottocento sono le favelas solo a Rio de Janeiro; Rocinha, la più grande, conta oltre 70.000 abitanti. È dunque inderogabile parlare di diritto alla terra, alla casa, all’accesso ai servizi di base; non solo, ma anche di diritto alla città, a esserne parte come cittadini.
Il Wuf ha ribadito la necessità dell’impegno dei governi nella promozione di politiche di incentivazione finanziaria che però assicurino la trasparenza dei processi, delle università nella formazione, dei professionisti nella ricerca di soluzioni adeguate, del mondo industriale e, naturalmente, delle organizzazioni sul territorio: un quadro certo già noto, ma problematico e pieno d’incertezze. La portata del Forum è tuttavia la sua capacità di mettere in relazione, attraverso un dialogo aperto e democratico, una pluralità di persone ed esperienze, indirizzando le riflessioni e aprendo nuovi percorsi verso la città sostenibile.
Tra i tanti temi sul tavolo, non è mancato un approfondimento sul disastro di Haiti, con l’obiettivo di riflettere su come ricostruire spazi migliori e maggiormente resilienti nelle città colpite dal terremoto. E ancora, Zerofootprint ha comunicato i cinque vincitori del Re-Skinning Award 2010, il premio per progetti di recupero di edifici esistenti attraverso soluzioni migliorative dell’efficienza energetica: il complesso commerciale «355 Eleventh» a San Francisco (Aidlin Darling Architects); in Germania la Cassa di Risparmio di Vorderpfalz a Ludwigshafen (opera di Egon Weiss riqualificata da Thiemo Ebbert) e il complesso residenziale Gesobau Ag a Berlino (opera di Oswald Mathias Ungers rivista da Dahm Architekten & Ingenieure); l’edificio residenziale Now House a Toronto (Work Worth Doing Studio & Lorraine Gauthier); la Sydney Tower (Laboratory for Visionary Architecture). Prossimo appuntamento con il Wuf, in Bahrein, nel 2012.

Autore

  • Francesca De Filippi

    Architetta e professore associato, insegna Tecnologia dell’architettura e Advanced environmental technological design al Politecnico di Torino, dove dirige anche il CRD-PVS, Centro di ricerca sui temi dell'habitat nel Global South. Temi centrali di ricerca-azione e didattica riguardano il progetto di architettura in contesti in condizioni al limite e di scarsità. Ha una lunga esperienza di coordinamento di progetti di formazione, ricerca e cooperazione internazionale in Paesi extra –UE (in particolare Africa, Asia, America Latina). Coordina il Master del Politecnico di Torino: “Techs4change. Design for social and technological innovation in Development.” È membro del Consiglio di indirizzo della Fondazione per l’architettura di Torino

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Last modified: 17 Luglio 2015