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Lucia BossoWritten by: Reviews

Le scatole cinesi di Map Office

Il territorio cinese, cangiante e indecifrabile, diviene argomento di studio per chi struttura i propri progetti sull’analisi delle anomalie spaziali indotte dai comportamenti umani. Lo illustra la mostra «Map Office. The Chinese Box», curata da Emilia Giorgi e Anne Palopoli per Fondazione Volume! e Officine Farneto (a Roma fino al 7 maggio). Il duo francofono Laurent Gutierrez (1966, Casablanca) e Valérie Portefaix (1969, Saint-Etienne) ha scelto nel 1996 Hong Kong come patria d’adozione e punto di osservazione. Con una partecipazione assidua a mostre, conferenze, eventi, Map Office scruta i mutamenti urbani e ne raccoglie i significati fisici, sociali, ed economici in una sorta di cronaca che utilizza fotografie, video, disegni e testi. Nei grandi spazi delle ex Officine Farneto, l’allestimento curato da IaN+ delinea con una struttura in vetro un campo che si sovrappone allo spazio definito dalle 12 opere. Grandi fotografie, proiezioni, installazioni e piccole sculture raccontano frammenti di scenari ibridi che suscitano riflessioni intorno alla metamorfosi dell’ambiente contemporaneo di cui siamo testimoni. Il catalogo è edito da Edizioni Volume! con contributi delle curatrici e di IaN+, Filippo Salviati, Hou Hanru, Didier Faustino, Maurizio Bortolotti, Stefano Boeri, Ilka&Andreas Ruby, oltre a una conversazione tra Map Office e l’artista Ai Weiwei.

Autore

  • Lucia Bosso

    Nata a Torino nel 1978, è architetta e si occupa di relazioni con la stampa per l’architettura. Dopo diverse esperienze come ufficio stampa in studi internazionali - tra cui studio Fuksas e Matteo Thun - ha fondato con Elisa Luconi Based Architecture, un’agenzia di consulenza per l’architettura che unisce le competenze dell’ambito della comunicazione a quelle del record management.

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Last modified: 17 Luglio 2015