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Written by: Inchieste

I 9 progetti: il Parco della Musica e della cultura a Firenze

La gara di appalto integrato per la riqualificazione dell’area in prossimità dell’ex stazione Leopolda e del Parco reale delle Cascine rientra tra le opere previste per il 150°. Il progetto preliminare è redatto dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze, per un costo stimato di 82,5 milioni (che corrisponde all’importo a base d’asta), con una quota parte di finanziamento statale di 20 milioni. Vince l’Ati composta dalla Sac Spa e dalla Igit Spa, con lo studio romano Abdr (Arlotti, Beccu, Desideri, Raimondo). Giunge seconda l’impresa Gia.Fi con lo studio fiorentino Archea (Marco Casamonti), e terza l’impresa Baldassini Tognozzi Pontello (Btp) con il giapponese Arata Isozaki. Dall’inchiesta avviata dalla Procura di Firenze sui lavori per i «grandi eventi» risultano indagati Emiliano Cerasi (titolare della Sac Spa), Bruno Ciolfi (Igit Spa), Valerio Carducci (Gia.Fi), Riccardo Fusi e Antonio di Nardo (rispettivamente titolare e amministratore della Btp). Da giugno 2009 lo studio Abdr figura anche nel progetto di ristrutturazione del Museo archeologico di Reggio Calabria. Inoltre la Igit risulta associata all’imprenditore Diego Anemone nei lavori per l’aeroporto di Perugia, l’arsenale alla Maddalena (dove era rappresentata da Vanessa Pascucci, moglie di Anemone) e nel Museo dello Sport a Roma.
L’intervento prevede un complesso plurifunzionale con una sala per il teatro lirico da 1.800 posti, un auditorium da 1.000 posti e una cavea esterna, destinata a rappresentazioni all’aperto con circa 2.000 posti; è inoltre contemplata l’intera risistemazione dell’area, con la realizzazione di una grande piazza, la modifica della viabilità esistente, la costruzione di un ponte carrabile e di parcheggi interrati.
Oggi il progetto è stato stravolto: tra il disegno vincitore e l’intervento che verrà realizzato ci sono grandi differenze, in termini architettonici e strutturali (sebbene il progetto di Abdr avesse vinto con uno scarto rilevante sugli altri proprio per il punteggio attribuito alla qualità architettonica) e soprattutto di costo: secondo l’ultima stima, dall’importo di partenza di 82,5 milioni si è arrivati a circa 236. I lavori sono stati divisi in due stralci funzionali per garantire la copertura finanziaria: il primo, da circa 156 milioni, prevede la realizzazione della sala per il teatro lirico; il secondo, da 80 milioni, la costruzione dell’auditorium e della cavea esterna. Il 25 febbraio scorso è stato sottoscritto un Accordo di programma tra Stato, Regione e Comune, secondo il quale, per il primo stralcio, la Regione garantirà 40 milioni, il Comune 42,5 (che ricaverà dalla vendita del teatro comunale), e la Presidenza del Consiglio dei ministri 74,3 milioni.
Circa l’avanzamento dei lavori, l’11 febbraio scorso il quotidiano «la Repubblica» ha riportato un’intervista all’architetto Elisabetta Fabbri (commissario straordinario per il Parco, per gli interventi dei nuovi Uffizi e presente al San Carlo di Napoli) che afferma: «Nessun problema. L’inchiesta non c’entra con i cantieri, i lavori stanno procedendo. Anzi, posso annunciare che siamo già al fondo platea». Verosimilmente, entro fine anno l’esterno dovrebbe essere ultimato, e la sala del teatro lirico dovrebbe essere pronta per uno spettacolo che andrà in scena solo dieci giorni. Dopodiché il nuovo teatro chiuderà e riprenderanno i lavori per concludersi nell’autunno 2012.

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Last modified: 17 Luglio 2015