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Luca GibelloWritten by: Professione e Formazione

Roma, per Campidoglio 2 tutto da rifare

Se quello berlinese è sospeso, in casa nostra il concorso internazionale per la nuova sede degli uffici comunali capitolini è addirittura azzerato. Risale all’estate la notizia che il sindaco Gianni Alemanno ha rinunciato al progetto preliminare vincitore della gara (bandita dall’amministrazione Veltroni ma assegnata, con molto ritardo, due mesi dopo l’insediamento di Alemanno), a firma del tandem composto da Studio Altieri e Mario Cucinella. Pur confermando la volontà di decentrare in un’unica sede i 4.000 dipendenti comunali nella zona della stazione Ostiense, l’attuale Giunta preferisce seguire la strada del project financing. Una memoria diffusa dal Campidoglio recita che «le mutate condizioni finanziarie dell’amministrazione non consentono di realizzare l’intervento con propri fondi di bilancio», e dà «decisa preferenza a progetti che s’ispirano a criteri di rapidità dei tempi di costruzione, di semplicità costruttiva». Comprendiamo la crisi economica ma sarà un caso che, cambiata una giunta, spesso si riparta – qui come altrove in Italia – daccapo? E la giunta precedente, non poteva far meglio i conti prima di bandire il concorso? Di sicuro chi ne esce sconfitta (oltre ai progettisti selezionati che non hanno ancora percepito i premi; il primo valeva 500.000 euro) è l’architettura, sfruttata per il ritorno d’immagine; ma solo quella dei rendering.

Autore

  • Luca Gibello

    Nato a Biella (1970), nel 1996 si laurea presso il Politecnico di Torino, dove nel 2001 consegue il dottorato di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica. Ha svolto attività di ricerca sui temi della trasformazione delle aree industriali dismesse in Italia. Presso il Politecnico di Torino e l'Università di Trento ha tenuto corsi di Storia dell’architettura contemporanea e di Storia della critica e della letteratura architettonica. Collabora a “Il Giornale dell’Architettura” dalla sua fondazione nel 2002; dal 2004 ne è caporedattore e dal 2015 al 2024 è direttore. Oltre a saggi critici e storici, ha pubblicato libri e ha seguito il coordinamento scientifico-redazionale del "Dizionario dell’architettura del XX secolo" per l'Istituto dell’Enciclopedia Italiana (2003). Con "Cantieri d'alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi" (2011, tradotto in francese e tedesco a cura del Club Alpino Svizzero nel 2014), primo studio sistematico sul tema, unisce l'interesse per la storia dell'architettura con la passione da sempre coltivata verso l’alpinismo (ha salito tutte le 82 vette delle Alpi sopra i 4000 metri). Nel 2012 ha fondato e da allora presiede l'associazione culturale Cantieri d'alta quota

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Last modified: 17 Luglio 2015