Un Piano casa che non ragioni solo in termini di quantità ma che individui strumenti validi per promuovere la qualità delle trasformazioni del territorio. Lavvio di un programma edilizio vasto che non si leghi solo ai temi – pur importantissimi – dellefficienza energetica o della sicurezza sismica ma che sia in grado di ragionare anche in termini di qualità architettonica, di capacità di leggere il contesto in cui si opera, di innovazione tecnologica, di nuove tipologie per nuovi modi di abitare, di scelte linguistiche in grado di esprimere i valori della contemporaneità. Questo è stato, sin dal primo momento, limpegno che lOrdine degli Architetti di Roma si è assunto quando si è cominciato a parlare di Piano casa nella Regione Lazio, e con questi obiettivi abbiamo avviato nei mesi scorsi un dialogo serrato con le istituzioni, con il mondo politico e imprenditoriale.
Oggi, possiamo dire con soddisfazione che questo impegno non è stato inutile ma, al contrario, ha consentito di raggiungere un risultato importante. La legge regionale n. 21/09 denominata «Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per ledilizia residenziale sociale», approvata nello scorso mese di agosto, ha infatti recepito un nostro emendamento che promuove il concorso di progettazione come procedura da incentivare anche nel caso di interventi privati di sostituzione edilizia.
Allarticolo 4 della legge regionale si legge:
«Al fine di promuovere la qualità edilizia ed architettonica degli edifici di cui al presente articolo e dellambiente urbano, nel caso in cui il soggetto proponente lintervento di sostituzione edilizia provveda mediante la procedura del concorso di progettazione, con lassistenza degli ordini professionali competenti, lampliamento di cui al comma 1 è aumentato al 40 per cento, purché lintervento sia realizzato sulla base del progetto vincitore del concorso».
Viene quindi assegnato un ulteriore premio di cubatura del 5% a chi sceglie di selezionare i progetti di demolizione e ricostruzione attraverso il concorso di progettazione. Non un vago concorso di idee, non un invito a organizzare inefficaci kermesse senza alcun esito concreto, ma una rigorosa richiesta di realizzare effettivamente il progetto vincitore di un concorso, vincolo imprescindibile per ottenere lulteriore premio di cubatura. Sono molte le ragioni, di natura sociale, culturale e politica, che rendono particolarmente significativa questa vicenda. È significativa perché riconosce che il confronto tra proposte progettuali alternative è la migliore procedura oggi possibile per selezionare opere di qualità. È significativa perché la nostra proposta ha avuto, sin dalla sua prima formulazione, la convinta adesione del mondo dei costruttori. Ma è un risultato importante, a mio parere, anche perché mostra come un ordine professionale possa e debba avere un ruolo diverso da quello che si è abituati a considerare, sia in termini di capacità di incidere concretamente sul piano delle normative, sia in termini di capacità di dialogo e mediazione con gli altri soggetti del processo edilizio, sia, infine, perché esplicita il suo ruolo di certificatore della qualità del progetto e, quindi, di soggetto garante della qualità delle trasformazioni del territorio.
Saranno infatti gli ordini professionali del Lazio che dovranno assicurare regolarità e trasparenza del percorso concorsuale organizzato dalloperatore privato, e sarà tale garanzia che darà accesso agli ulteriori premi di cubatura.
Oggi abbiamo, nella nostra regione, unoccasione per cercare di ridare credibilità al concorso. Per questo lOrdine degli Architetti di Roma sta già lavorando per intensificare il suo impegno in questo settore, mettendo a punto strumenti validi per assistere tutti quei privati che vorranno usufruire di questa opportunità offerta dal Piano casa. Vogliamo metterci a disposizione della collettività per dimostrare che anche nel nostro paese si può fare Architettura.
Articoli recenti
- Como: l’asilo Sant’Elia tra abbandono e speranza (come luogo del cuore) 25 Novembre 2024
- La memoria viva, il lavoro di Philippe Prost in tre decenni 25 Novembre 2024
- ChorusLife a Bergamo, se il privato costruisce la città 25 Novembre 2024
- Il contesto come fondamento del progetto 25 Novembre 2024
- The Veil, finalmente qualcosa di radicale nel cielo di Dubai 20 Novembre 2024
- Il governo taglia 1,6 miliardi alla rigenerazione urbana, l’INU non ci sta 20 Novembre 2024
- I luoghi per lo sport, inclusivi e polifunzionali 18 Novembre 2024
- World Urban Forum 2024: casa, comunità e sostenibilità 18 Novembre 2024
- Quo vadis architetto? Il demiurgo e l’apocalisse 18 Novembre 2024
- Crespi d’Adda: il villaggio operaio diventerà ancora più attraente? 18 Novembre 2024
- Troppe moschee? Blocchiamole (anche) con l’urbanistica 15 Novembre 2024
- Se l’Emilia-Romagna va sempre sott’acqua 12 Novembre 2024
- Salton Sea: yacht, polvere e litio in California 12 Novembre 2024
- Forme mobili: design e moda a passo di danza 12 Novembre 2024
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Luca Gibello. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Michele Roda, Veronica Rodenigo, Ubaldo Spina.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2024 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata