Visit Sponsor

Written by: Professione e Formazione

Fotografò l’epopea californiana

È morto a Los Angeles all’età di 98 anni Julius Shulman, il fotografo che ha contribuito a diffondere e valorizzare le architetture moderniste della costa ovest degli Stati Uniti. Nato a New York da una famiglia di ebrei russi, si trasferisce presto nei pressi di Los Angeles, dove si avvicina alla fotografia degli edifici. Abbandonata l’università, si dedica completamente agli scatti d’architettura dopo l’incontro, nel 1936, con Richard Neutra, con cui inizia una prolifica collaborazione terminata nel 1970. La produzione artistica di Shulman ha da allora come oggetto pressoché totale le opere che gli architetti modernisti costruiscono in California (molti degli scatti più noti, pubblicati su riviste e libri di architettura, portano la sua firma), avendo tra i suoi clienti nomi prestigiosi: oltre a Neutra, Rudolf Schindler, Gregory Ain, Frank Lloyd Wright, Charles Eames, Raphael S. Soriano, John Lautner, Eero Saarinen, Albert Freye Pierre Koenig. Quest’ultimo è il progettista di casa Stahl, il famoso «Case Study House No. 22» del «Case Study housing program» promosso dalla rivista «Arts & Architecture» durante il boom edilizio del secondo dopoguerra, che ha pubblicato opere di Eames, Ellwood, Quincy Jones, Neutra e Soriano e portato alla fama internazionale gli edifici, i progettisti e le interpretazioni del loro fotografo. Malato da tempo, aveva progressivamente abbandonato la cospicua attività sul campo, circa 260.000 scatti acquistati nel 1995 dal Getty Center e lì custoditi. Su Shulman e la sua opera sono stati pubblicati numerosi libri: tra i più recenti, «Modernism Rediscovered» (con Pierluigi Serraino, Taschen, 2001), «Julius Shulman: Palm Springs» (con Alan Hess e Michael Stern, Hardcover, 2008) e la monografia «Julius Shulman» (Alan Hess, Rizzoli International Publications, 2008).

Autore

(Visited 98 times, 1 visits today)

About Author

Share
Last modified: 18 Luglio 2015