VENEZIA. Sempre molto attenti alle questioni costruttive, i polacchi individuano il fronte nel cantiere e nella costruzione fisica del manufatto architettonico, evidenziandone la condizione di “processo” che, nonostante i progressi tecnologici, rimane strettamente connesso alla presenza umana. Il lavoro manuale è infatti ancora una componente necessaria, spesso non adeguatamente riconosciuta e salvaguardata.
La mostra «Fair Building» curata dall’architetto Dominika Janicka con Martyna Janicka e Michal Gdak sceglie d’indagare quella importantissima e spesso sconosciuta fase che segue il disegno dell’edificio e precede la sua presentazione finale al cliente, mostrando condizioni che persino gli architetti ignorano.
Tra le impalcature dell’allestimento che ricreano il contesto di un cantiere, una serie di video restituisce efficacemente i risultati di una ricerca condotta in 11 grandi cantieri polacchi gestiti da importanti ditte di costruzioni. Mostrando le fasi costruttive filmate dagli stessi operai attraverso GoPro montate sulla fronte i visitatori possono sperimentare l’esperienza fisica di chi lavora attraverso immagini, rumori, voci. Un ultimo video raccoglie le testimonianze di oltre 50 operai che hanno permesso di realizzare uno schema grafico estremamente interessante per comprendere chi e come lavora in un grande cantiere contemporaneo, in condizioni tutt’altro che fair. In quali condizioni è allora possibile realizzare un “edificio giusto”? Una parete del padiglione lascia la parola anche ai visitatori.
Commissario: Hanna Wróblewska Curatore: Dominika Janicka, in cooperation with Martyna Janicka and Michał Gdak Sede: Giardini
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allestimenti , biennale venezia 2016 , reporting from the front , venezia
Last modified: 27 Maggio 2016
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