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Architetta museografa, docente al Politecnico di Milano. Insegna architettura degli interni, exhibition design e si relaziona con le arti contemporanee (commons), di cui scrive su riviste specializzate italiane e internazionali. La museografia è il filo rosso che attraversa sia l’impegno teorico, sia la progettazione e la messa in opera di allestimenti che riguardano le intersezioni sensibili all’arte, alla scienza e alla filosofia, in sinergia con enti universitari, musei e istituti di ricerca. L’indagine su media art come dispositivi di produzione artistica in commoning è l’ambito di studio e di sperimentazione delle attività più recenti, da cui prende corpo con Freddy Paul Grunert, Lepetitemasculin, dialogo nello spazio perso, iniziato al Lake County, San Francisco

Autore: Cristina Fiordimela

Edifici di buona memoria

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Il 21 aprile, con la riapertura dell’esposizione permanente «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione», il Museo diffuso...

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Lo studio-museo Castiglioni diventa Fondazione

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Dal 2006 le stanze del piano rialzato di piazza Castello 27 a Milano, dove ancora si respirano la vitalità e l’ingegno di Achille...

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Quell’architettura italiana faceva Tendenza

Cristina FiordimelaWritten by:

Parigi. Il titolo della mostra, come hanno commentato alcuni protagonisti dell’architettura italiana di quegli anni, è troppo esaustivo e...

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Che cos’è il Frac

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Il Frac Bretagne (Fondo regionale di arte contemporanea) è uno dei primi centri di seconda generazione, dopo quello della Loira e della...

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Quel monolito d’acciaio sembra uscito dalle viscere della terra

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Rennes (francia). «Silenzio fuori, esplosione dei sensi all’interno. Nero per la densità della materia e rosso per la luce. Catturare il...

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L’architettura italiana che faceva Tendenza

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Il titolo della mostra, come hanno commentato alcuni protagonisti dell’architettura italiana di quegli anni, è troppo esaustivo e...

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