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Arianna PanarellaWritten by: Patrimonio

Casa Lana di Ettore Sottsass, stanza nella stanza

Casa Lana di Ettore Sottsass, stanza nella stanza

La ricostruzione filologica del nucleo centrale della casa milanese diventa parte della collezione della Triennale e spunto per mostre ed eventi

 

MILANO. Dal 3 dicembre la Triennale riporta il maestro Ettore Sottsass (1917-2007) all’interno dei suoi spazi, ricreando il corpo centrale di un appartamento milanese realizzato intorno a metà anni sessanta, un’opera capace di costituire un modello per gli sviluppi successivi del suo lavoro, ma anche per molti progettisti a seguire.

 

Nella collezione permanente

Casa Lana

, con l’allestimento di Sala Sottsass, entra a far parte della collezione permanente di Triennale Milano grazie alla donazione degli eredi della famiglia Lana e a Barbara Radice, moglie di Sottsass. Progettata nel 1965 per l’amico e mecenate Giovanni Lana e la sua famiglia, è una casa che risponde ai desiderata dei suoi committenti, ma che racconta anche della poetica di Sottsass. L’architetto credeva che il minimalismo non fosse il futuro, e infatti la sua estetica celebra il colore, il movimento e l’audacia, in netta opposizione con l’austerità, a volte presuntuosa, dell’architettura minimalista.

Il nucleo centrale della casa, una struttura in legno in perfetto stato di conservazione, è stato così smontato e ricostruito fedelmente all’interno del museo. Una ricostruzione filologica dove ogni pezzo è stato oggetto di un approfondito studio da parte dell’archivio e del laboratorio di restauro di Triennale Milano, per restituirla esattamente come l’aveva progettata l’architetto. Un articolo scritto da Sottsass su “Domus” nel 1967, che raccontava di questo progetto, s’intitolava appunto “Una stanza nella stanza”, perché progetta una struttura centrale intorno a cui ruotano altri spazi.

 

Una soluzione molto attuale

Un interno compatto, una tematica ancora oggi attuale, dove in uno spazio ristretto, e con poco budget, Sottsass inserisce un ingresso, il corridoio, il soggiorno, lo studio e la zona pranzo. Una costruzione di legno, come se fosse una casetta dentro una stanza, che funge da soggiorno e, intorno, sui quattro lati, le altre zone sono organizzate per assolvere alle varie funzioni, risparmiando così spazio perché sono stati eliminati i disimpegni, ma anche quegli spazi che si perdono, ad esempio, per aprire le porte. Sottsass immagina il soggiorno come una “piazzetta” nella quale ci s’incontra. Uno spazio fluido in cui le varie attività periferiche sono state progettate in modo accurato, così che tutte queste micro zone dialoghino tra loro e ci sia integrazione tra le funzioni grazie a mobili integrati per risparmiare spazio e all’uso multifunzionale degli arredi.

Ricca di astuti artifici spaziali e accuratamente eseguita, Casa Lana dimostra come alcuni problemi del passato rimangano significativi anche oggi, offrendo soluzioni inaspettate in termini di matericità e di vivibilità degli spazi ridotti. La combinazione di arte e architettura è evidente nei diversi colori e materiali che aiutano a definire le varie funzioni di ogni specifica zona. Sottsass ha infatti pensato attentamente anche alla collocazione degli oggetti d’arte, per delineare lo scopo distinto di ogni zona e per animare gli spazi.

 

Un ciclo di mostre

Oltre all’esperienza di vivere un interno privato progettato da Sottsass, intorno all’allestimento permanente di Casa Lana sono previsti eventi che mettono in luce diversi aspetti del lavoro e del pensiero del maestro. Il ciclo di mostre a cura di Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano prevede vari progetti espositivi, concepiti a partire dagli spunti narrativi forniti dal riallestimento. La prima mostra “Ettore Sottsass. Struttura e colore” riprende il titolo di un suo articolo del 1954. Vengono esposte opere pittoriche, disegni, fotografie e oggetti che ne mettono in evidenza la particolare attenzione alla relazione tra l’uomo, le sue necessità, i suoi riti e lo spazio abitato.

Da maggio a novembre 2022 sarà quindi la volta di “Ettore Sottsass. Il calcolo”, dedicata alla collaborazione con Olivetti. Infine, la terza mostra, “Ettore Sottsass. La parola”, è in programma da dicembre 2022 ad aprile 2023.

 

Immagine di copertina: © Triennale Milano foto Gianluca Di Ioia

 

Casa Lana. Ettore Sottsass
Allestimento permanente di Casa Lana

Riallestimento: Luca Cipelletti
Art direction: Christoph Radl

Ettore Sottsass. Struttura e colore
3 dicembre-13 marzo
A cura di: Marco Sammicheli
Progetto di allestimento e grafica: Christoph Radl
Ingresso libero

 

Autore

  • Arianna Panarella

    Nata a Garbagnate Milanese (1980), presso il Politecnico di Milano si laurea in Architettura nel 2005 e nel 2012 consegue un master. Dal 2006 collabora alla didattica presso il Politecnico di Milano (Facoltà di Architettura) e presso la Facoltà di Ingegneria di Trento (Dipartimento di Edile e Architettura). Dal 2005 al 2012 svolge attività professionale presso alcuni studi di architettura di Milano. Dal 2013 lavora come libero professionista (aap+studio) e si occupa di progettazione di interni, allestimenti di mostre e grafica. Dal 2005 collabora con la Fondazione Pistoletto e dal 2013 con il direttivo di In/Arch Lombardia. Ha partecipato a convegni, concorsi, mostre e scrive articoli per riviste e testi

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Last modified: 14 Dicembre 2021