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Graziella TrovatoWritten by: Biennale di Venezia

Spagna: “Unfinished”

Spagna: “Unfinished”

VENEZIA. Sotto il titolo “Unfinished”, Carlos Quintans e Iñaki Carnicero offrono un panorama ampio ed eterogeneo dell’architettura spagnola allo stato attuale. Lo fanno con un allestimento sobrio, elegante e di grande effetto spaziale, caratterizzato da elementi reticolari mobili come la grande porta basculante che diventa pensilina per invitare il visitatore ad entrare o la serie di sette strutture parallele sospese nello spazio centrale ad altezza regolabile che possono essere sollevate fino al soffitto lasciando lo spazio diafano.

Queste accolgono le sette serie fotografiche della sezione “Miradas” che mostrano subito a chi entra gli effetti devastanti della bolla immobiliare e della recessione economica. Nel resto delle sale sono in mostra i 67 progetti che rispondono alla crisi in modo positivo: 55 selezionati dai curatori in 9 categorie di “non finito” e gli altri 12 realizzati da architetti under 40 su concorso pubblico promosso dai curatori con Jacobo García Germán, Ángel Martínez García Posada e Santiago Molina.

Le 11 interviste realizzate ad architetti e critici come Kenneth Frampton, Sou Fujimoto o Sarah Whiting, offrono altri spunti di riflessione teorica. Il messaggio, in linea con il tema di Alejandro Aravena, è che, sebbene il paesaggio visto dal fronte non lasci presagire nulla di buono, l’architettura di qualità resiste e offre alla società molteplici strategie progettuali basate fondamentalmente sulla versatilità e la flessibilità sotto diverse forme. Non si tratta d’individuare uno stile, spiegano i curatori, ma un metodo basato soprattutto sulla capacità di adattamento a un intorno economico, sociale e paesaggistico in continua trasformazione. In questo modo “Unfinished” ci mostra i due volti del “non finito”: quello drammatico e indignante della speculazione, dell’abbandono e dell’incuria, e quello produttivo e seducente che da sempre caratterizza l’avanguardia e la sperimentazione.

 

Leggi l’intervista al curatore nel nostro speciale di avvicinamento

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Commissario: Iñaqui Carnicero + Carlos Quintans Curatore: Carnicero + Quintans Espositore: Contemporary Spanish Architecture Sede: Giardini

 

Autore

  • Graziella Trovato

    Nata a Vittoria (Ragusa), si laurea in Architettura a Palermo nel 1994 e consegue un dottorato di ricerca presso l'Universidad Politecnica di Madrid nel 2004, dove è attualmente ricercatrice a tempo pieno. È autrice del libro “Des-velos. Autonomía de la envolvente en la arquitectura contemporánea” (Akal 2007) e curatrice del volume “Architetti Italiani in Spagna” (Mancosu 2010) con AIAC. Ha partecipato a diverse pubblicazioni collettive come “Social Hosing & the City (Ministerio de la Vivienda 2009), “La Torre de Cristal” (Turner 2010), “Worldwide Architecture” (UTET 2010), Il valore della classicità nella cultura del giardino e del paesaggio” (Grafill 2010) e “Ciudades posibles” (Lengua de Trapo 2003). È editor della rivista “Ciudad y Territorio. Estudios Territoriales” (Ministerio de Fomento) e corrispondente per la Spagna de “Il Giornale dell’Architettura”, “Compasses Architecture & Design” e PressT/letter. Ha collaborato con riviste come “Arquitectura Viva”, “L’Arca”, “Pasajes”, “Arqutiectura” (COAM) e “Informes de la construcción”. Dal 1994 svolge attività professionale a Madrid con Luis Moya realizzando studi urbanistici e progetti di diversa scala

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Last modified: 30 Maggio 2016