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Daria RicchiWritten by: • 29 Ottobre 2012• Città e Territorio

CityVision di New York

CityVision di New York

Dal passato pensare il futuro, o dal futuro rivedere il passato, queste erano i due suggerimenti del bando per la quarta edizione del concorso di idee CityVision, al fine d’immaginare una New York futura «se il suo tessuto urbano e la sua architettura potessero essere influenzate dallo spazio e dal tempo». 151 i partecipanti al concorso indetto a febbraio. I vincitori (Eirini Giannakopoulou e Stefano Carera, con Hilario Isola e Matteo Norzi) propongono la celeberrima copertina del «The New Yorker» (29 marzo 1976) dell’illustratore rumeno/americano Saul Steinberg: «Vista del mondo dalla nona strada». È un’idea acuta per evidenziare il punto di vista cosmopolita, ma al contempo sempre newyorkesemente provinciale, della grande mela e della sua più emblematica pubblicazione.

Autore

  • Daria Ricchi

    Laureata in architettura presso l’Università di Firenze nel 2003, sta completando un dottorato in storia e teoria dell’architettura presso l’Università di Princeton. Interessata alla riflessione sui confini tra i generi e le narrative storiche, nonchè ai diversi modi di scrivere di architettura, ha pubblicato un saggio sul ruolo della fantasia nei testi di storia: “There is no Fantasy Without Reality. Calvino’s Architectural Fictions" (NAi, 2015). Collabora con diverse riviste di architettura (Il Giornale dell’Architettura, A10, Area) e quotidiani (Casamica, il Corriere della Sera). Il suo primo libro (2005) raccontava il neo-modernismo olandese attraverso il lavoro dello studio Mecanoo, mentre il suo successivo (2007) riguarda il lavoro dello studio newyorkese Diller & Scofidio + Renfro.

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Laureata in architettura presso l’Università di Firenze nel 2003, sta completando un dottorato in storia e teoria dell’architettura presso l’Università di Princeton. Interessata alla riflessione sui confini tra i generi e le narrative storiche, nonchè ai diversi modi di scrivere di architettura, ha pubblicato un saggio sul ruolo della fantasia nei testi di storia: “There is no Fantasy Without Reality. Calvino’s Architectural Fictions” (NAi, 2015). Collabora con diverse riviste di architettura (Il Giornale dell’Architettura, A10, Area) e quotidiani (Casamica, il Corriere della Sera). Il suo primo libro (2005) raccontava il neo-modernismo olandese attraverso il lavoro dello studio Mecanoo, mentre il suo successivo (2007) riguarda il lavoro dello studio newyorkese Diller & Scofidio + Renfro.

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Last modified: 19 Luglio 2015

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