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Cristina DonatiWritten by: Città e Territorio

Firenze: grandi trasformazioni bollono in pentola

Firenze: grandi trasformazioni bollono in pentola

Al via la trasformazione dell’area delle ex Officine delle Ferrovie a Porta al Prato, dove, il 21 dicembre, si è inaugurato il nuovo Parco della Musica. La Giunta, su proposta dell’Assessore alle politiche del territorio Elisabetta Meucci, ha approvato l’avvio del procedimento della variante urbanistica, primo atto formale di un intervento che ha come obiettivo la trasformazione della zona ex-ferroviaria in un nuovo quartiere che godrà di una posizione strategica tra due colossi culturali come la Leopolda e la nuova sede del Maggio Musicale fiorentino. Un’area dismessa, dove si trovano ancora i ruderi delle ex Officine (in rosso nella foto). Proprio l’inaugurazione del Teatro ha reso cogente l’avvio di un progetto che coinvolge un riassetto delle infrastrutture e della mobilità a grande scala che prevede il potenziamento dell’offerta di servizi del Parco delle cascine e del polo multimediale della Leopolda. La volontà di recuperare le ex Officine prende vita con una lunga serie di accordi procedurali con le Ferrovie che si sono conclusi nell’agosto scorso con l’intesa fra Comune, Provincia, Regione e Rfi, dopo che nell’aprile 2009 era stato stipulato il contratto preliminare di vendita. L’area veniva suddivisa in tre comparti: il primo, destinato a opere infrastrutturali ferroviarie; il secondo, a interventi pubblici come il nuovo Teatro (in blu nella foto); il terzo, a interventi privati a destinazione residenziale e commerciale (mix funzionale di 39.000 mq di superficie utile lorda). Interventi da realizzare attraverso una variante urbanistica, sancita dal procedimento appena avviato dalla Giunta.
A nord del Parco delle cascine, un secondo strategico intervento è in attesa di decollare. Si tratta della Manifattura Tabacchi (in giallo nella foto), un monumento della Firenze fascista. Un isolato urbano di 6 ettari al cui interno si trovano 15 fabbricati, per un totale di oltre mezzo milione di metri cubi. Nel 1999 il complesso divenne proprietà dell’Ente Tabacchi Italiani che ne decise la dismissione nel 2001. Le società proprietarie, Fintecna e Metropolis, hanno fondato M.T. spa che realizzerà l’investimento e che ha incaricato lo studio 5+1AA di redigere il piano per trasformare l’area in un luogo aperto alla città. La redditività dell’intervento è però legata alla volumetria che la Soprintendenza consentirà di recuperare in funzione delle demolizioni parziali o totali del complesso vincolato. Si resta in attesa di conoscere al più presto il responso. Nel frattempo per tornare a investire sulla qualità dell’architettura e incentivare la ricerca di un’architettura contemporanea di qualità, il 10 gennaio il Comune ha lanciato un concorso annuale per le?migliori opere d’architettura?realizzate sul territorio fiorentino negli ultimi dieci anni.

Autore

  • Cristina Donati

    Prima collaboratrice poi redattrice della testata online fin dagli esordi nel 2014. Prematuramente scomparsa nel 2021. Studia architettura a Firenze dove consegue un Dottorato di ricerca in storia dell’architettura. Dopo la laurea si trasferisce a Oxford dove collabora con studi professionali, si occupa di editoria e cura mostre per Istituti di cultura a Londra. Ha svolto attività didattica per la Kent State University (USA) con il corso di Theories of Architetcure. Scrive per numerose riviste internazionali e svolge attività di ricerca sull’architettura contemporanea e i suoi protagonisti. Dirige la collana editoriale «Single» sul progetto contemporaneo per la Casa Editrice Altralinea. E' autrice di saggi e monografie tra cui: «Michael Hopkins» (Skira, 2006); «L’innovazione tecnologica dalla ricerca alla realizzazione» (Electa, 2008); «RSH+P, Compact City» (Electa, 2014); «Holistic Bank Design» (Altralinea, 2015).

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Last modified: 21 Luglio 2015