Con il completamento del Passante ferroviario, previsto per il 2012, nel nodo torinese il traffico nazionale a lunga percorrenza sarà differenziato da quello regionale e metropolitano, permettendo così la riorganizzazione dei servizi ferroviari dinteresse locale. Gli interventi salienti riguardano il quadruplicamento dei binari su tutta la linea e la realizzazione di sei stazioni (quattro nuove, due completamente ricostruite) lungo il tracciato (interrato da corso Turati a corso Grosseto). In superficie, in corrispondenza dellinterramento, un viale di 12 km riconnette parti di città a lungo separate: è la Spina centrale, disegnata nel Prg del 1995. Il potenziamento del nodo torinese ha reso possibile lavvio di un piano di sviluppo dei servizi ferroviari secondo un impianto unitario, il Sistema ferroviario metropolitano (Sfm). Il progetto, elaborato dallAgenzia per la mobilità metropolitana, prevede 5 linee di ferrovia metropolitana, con treni cadenzati ogni 30 minuti per tutto larco della giornata. Obiettivo del Sfm è favorire la mobilità a medio-corto raggio e rendere agevole linterscambio fra le linee e con gli altri trasporti, migliorando anche i collegamenti con laeroporto. Sfm sarà accessibile in modo capillare dallarea metropolitana grazie allapertura di nuove stazioni e ai maggiori servizi in stazioni oggi sottoutilizzate.
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Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
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