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Maria PeteinakiWritten by: Città e Territorio

Onassis dà una mano alla cultura greca

Atene. La via Syggrou unisce le colonne del tempio di Zeus col mare. Un’arteria ad alto scorrimento che fino a poco tempo fa ospitava sopratutto locali notturni e a luci rosse ma che ora accoglie in numero sempre maggiore rilevanti opere architettoniche. La prima è stata la fabbrica di birra Fix, disegnata da Takis Zenetos negli anni sessanta: un edificio dallo sviluppo longitudinale demolito per metà al fine di trasformarlo un Museo nazionale di arte contemporanea (il progetto è del 2003 ma il cantiere, appena avviato, è fermo da anni). La Fondazione Onassis aveva inaugurato nel 1992 l’opera faraonica del Cardiac center. In seguito sono l’edificio per uffici Interamerican, firmato dal classicista Dimitri Porphyrios nel 2002, e quello di Alexandros Tombazis del 2005, a dare un senso di qualità architettonica contemporanea alla via. Infine, nel 2006 vengono inaugurati gli uffici delle Assicurazioni nazionali (Ethniki Asfalistiki) su disegno di Mario Botta, opera minimalista molto dinamica. Al loro fianco è stata inaugurata a inizio dicembre la sede delle Lettere e Arti della Fondazione Onassis, progettata dai francesi Architecture Studio. E in conclusione, davanti al mare, sempre sull’asse viario, dovrebbero sorgere la nuova Opera nazionale e la Biblioteca nazionale, un progetto di Rpbw finanziato dalla Fondazione Stavros Niarchos.
L’edificio della Fondazione Onassis, di 18.000 mq, è l’esito di un concorso internazionale bandito nel 2001 che registrò 66 partecipazioni. L’idea di Architecture Studio era quella di realizzare un parallelepipedo rettangolare leggero, avvolto da un «graticcio» continuo costituito da listelli di marmo bianco che riflettono il sole durante il giorno; da lontano si ha così un’impressione di ondulazione per via delle volute lievi irregolarità di posa in opera degli elementi. Durante la notte la scena cambia: una parte del grigliato contiene dei led che compongo un grande schermo, mentre il resto rivela in trasparenza gli spazi interni. Se l’austera espressione morfologica presenta un forte carattere monumentale, l’involucro conferisce all’edificio un senso di mistero.
Nel disegno degli interni, che ha visto il contributo di diverse figure professionali, particolare rilievo è dato all’illuminazione. L’edificio, costato circa 38 milioni, ospita due grandi sale da 880 e 220 posti (destinate a rappresentazioni teatrali, balletti, concerti, cinema e conferenze), uno spazio espositivo di 700 mq, una biblioteca, uno studio di registrazione professionale, un ristorante, un parcheggio sotterraneo e un deposito, oltre a un anfiteatro all’aperto. L’apertura di un’opera simile è molto importante nell’attuale congiuntura. Vista l’insolvenza dello Stato, è difficile attendersi finanziamenti per l’arte. Tuttavia, in questo momento la politica del ministero della Cultura e del turismo punta a valorizzare i lavori di restauro dell’Acropoli e a potenziare l’immagine della Grecia come meta turistica. Un elemento che dovrebbe rientrare nell’agenda del nuovo ministro della Cultura riguarda una nuova legge per il cinema, al fine di aiutare il settore sia nelle produzioni sia nella promozione del proprio lavoro a livello internazionale. Rimangono dunque le istituzioni come la Onassis o la Niarchos (che danno un contributo notevole attraverso borse di studi e progetti concreti, ma anche attraverso l’attiva promozione dell’arte contemporanea e della cultura), oppure musei privati come il Benaki o Goulandri, come ultimi sponsor dell’architettura contemporanea ad Atene.

Autore

  • Maria Peteinaki

    Laureata in architettura al Politecnico di Atene. Nel 2006 è co-fondatrice dello studio ODDworks architettura Lab. Dopo la laurea, il suo interesse si concentra sull'architettura sostenibile. Dedica molto tempo ed energie all'attività politica e alla città, organizzando eventi culturali urbani, azioni, laboratori di progettazione partecipata, riattivazione di quartieri, sensibilizzazioni alla decrescita e all'ecologia. Alcune di queste azioni hanno trovato sbocchi professionali la costituzione dell'associazione «Atathens», focalizzata sul turismo alternativo ad Atene e sulla città stessa

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Last modified: 10 Luglio 2015