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Scritto da: Forum Reviews

Se la guerra è anche un crimine ambientale

Se la guerra è anche un crimine ambientale
Le indagini di Forensic Architecture in mostra. A Marrakech un percorso che illustra la distruzione di superfici e strutture agricole

 

Il metodo e l’approccio architettonico-investigativo dello studio Forensic Architecture sviluppano interazioni e sguardi inattesi per la cultura disciplinare. Soprattutto quando lo sguardo coinvolge contesti di guerra riescono ad offrire tagli di estremo interesse. Sono sempre di più le occasioni di disseminazione del lavoro, come dimostra la mostra (tra novembre e dicembre) “Looking for Palestine”, organizzata dal Mast di Bologna. Tra tutte le esposizioni in corso, “No Traces of Life” a Marrakech illustra una dimensione poco conosciuta della guerra di Gaza.

 

MARRAKECH (Marocco). All’interno del ciclo Harvest Festival, promosso dal collettivo QANAT in collaborazione con DaDa Marrakech, è in mostra dal 16 ottobre al 21 dicembre “No Traces of Life”, dedicata agli studi condotti da Forensic Architecture sulle forme di guerra erbicida e sulle sistematiche azioni ecocide perpetrate nella Gaza occupata. Il progetto espositivo riunisce e sintetizza gli studi Herbicidal Warfare in Gaza e No Traces of Life, mettendo in relazione un decennio di trasformazioni forzate del paesaggio agricolo palestinese.

 

Campi di battaglia

All’interno di una stazione degli autobus riconvertita in uno dei centri culturali più dinamici della Medina, una piccola stanza ospita il lavoro di ricerca svolto dagli studiosi di Forensic Architecture che abbraccia 10 anni (2014-2024) di documentazione del targeting ambientale avvenuto all’interno della Striscia di Gaza da parte delle forze israeliane. Il metodo di Forensic Architecture è riconosciuto come una nuova pratica investigativa che utilizza l’architettura come strumento ottico di analisi spaziale per leggere e riconoscere crimini e violazioni: incrociando fonti e metodologie probatorie riferite a differenti campi disciplinari, i ricercatori adoperano telerilevamento, testimonianze dirette, modelli tridimensionali, open-source intelligence e crowdsourcing per fotografare le trasformazioni del paesaggio.

I video e le tavole esposte ricostruiscono le prove della sistematica distruzione di frutteti, serre e terreni agricoli palestinesi, evidenziandone l’apice riconosciuto tra l’ottobre 2023 e la primavera 2024: le distruzioni raccolte da Forensic Architecture costituirebbero un atto deliberato di ecocidio, inserito in una più ampia strategia di privazione delle risorse vitali all’interno della Striscia di Gaza.  

“No Traces of Life” si colloca in continuità con la precedente ricerca “Herbicidal Warfare in Gaza”, che già aveva messo in luce le irrorazioni aeree di erbicidi, le demolizioni ricorrenti e gli attacchi armati ai danni dei civili palestinesi lungo il perimetro orientale di Gaza a partire dal 2014. Le tavole in mostra descrivono una frontiera ingegnerizzata, in cui barriere, sensori e postazioni militari hanno generato una buffer-zone il cui effetto è stato un progressivo restringimento delle superfici coltivabili, trasformando il confine in uno spazio di pressione costante. Con l’invasione del 2023, questa pressione si è tradotta in un annientamento delle aree agricole sistematico e su larga scala: gran parte dei frutteti è stata sradicata mentre i terreni, devastati dai mezzi corazzati e dagli attacchi aerei, sono stati resi privi di qualunque forma di vita e talvolta destinati alla costruzione di infrastrutture militari. 

Caso emblematico esibito nella mostra è la storia della famiglia Abu Suffiyeh, contadini del distretto Est Jabaliya, che per 10 anni si sono dedicati al mantenimento di un frutteto che nel tempo è sopravvissuto alle pressioni militari, alla scarsità di risorse, alla impossibilità di reperire materiali agricoli ed alla presenza di bombardamenti ricorrenti. Tra il novembre 2023 ed il gennaio 2024, le immagini satellitari raccolte da FA raccontano tuttavia come l’intera area agricola sia stata completamente rasa al suolo: argini, trincee, basi militari ed una nuova strada di collegamento si sono insediati laddove sorgevano ulivi, agrumi e serre. 

Le trasformazioni del territorio agricolo ricostruite dall’inchiesta, documentano come l’area analizzata e storicamente fertile, sia stata sottoposta, nel corso dei decenni, ad una sequenza di colonizzazione, militarizzazione, smantellamenti e successivi tentativi di ripristino agricolo da parte dei contadini palestinesi, fino alla distruzione totale dell’area stessa avvenuta a partire dall’ottobre 2023.

Trasformazioni forzate

I processi di telerilevamento elaborati da Forensic Architecture raccontano il processo di trasformazione forzata del territorio della Striscia: prima dell’invasione terrestre presentava circa 170 chilometri quadrati di terreni agricoli, pari al 47% della sua superficie complessiva. A partire dall’autunno del 2023 quasi la metà di fattorie e frutteti risulta colpita, con una perdita pari al 40% delle aree agricole precedentemente produttive rilevata nel marzo 2024.

Nel settore settentrionale della Striscia, la distruzione appare ancora più incisiva: il 90% delle serre è stato demolito già nelle prime settimane di operazioni militari. Complessivamente, le indagini di Forensic documentano oltre 2.000 siti agricoli cancellati tra l’ottobre 2023 e il marzo 2024. Venendo meno allo Statuto di Roma ed alle Convenzioni di Ginevra che insieme tutelerebbero i crimini di guerra legati al danno ambientale, ciò che si è registrato e che continua ad accadere nei contesti rurali e produttivi della Striscia, rivela un dispositivo strutturale che – efficacemente – sta deprivando il territorio agricolo della sua funzione militarizzandolo o privandolo della sua abitabilità. Il collasso della produzione alimentare, la contaminazione del suolo, l’alterazione irreversibile della vegetazione ed il forzato processo di migrazione di comunità a lungo radicate nei contesti analizzati, dimostrano il ruolo cruciale che il territorio assume in epoche storiche di conflitto. 

Il paesaggio diviene campo di battaglia, l’agricoltura un bene da preservare o cancellare, la distruzione del territorio un’arma: quale sarà il futuro laddove non restano più tracce di vita?

Immagine di copertina: Leafs, Forensic Architecture, Marrakech

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Tag: , , , , Last modified: 16 Dicembre 2025