Ritorna, con non poche novità, la misura da 10 milioni di euro per valorizzare disegni e modelli registrati. Dal 18 dicembre sarà possibile compilare la domanda di partecipazione
ROMA. Il bando riaprirà il 18 dicembre alle ore 12:00, confermandosi come uno strumento ormai strutturale e atteso dalle imprese italiane. Una misura ricorrente, che negli anni ha subito modifiche minime e che proprio per questo consente alle realtà creative di programmare con una certa continuità gli investimenti necessari a valorizzare disegni e modelli registrati. Tuttavia, rimangono irrisolte due criticità ormai note.
La prima riguarda la dotazione finanziaria. Dopo i 14 milioni di euro del 2022, il budget disponibile è stato ridotto a 10 milioni nelle ultime due edizioni, inclusa quella del 2024. Una scelta che ha generato un forte scollamento tra domanda e risorse disponibili, con centinaia di domande ammissibili ma non finanziate. Nell’ultima apertura, infatti, sono risultate finanziabili solo poco 230 proposte, mentre oltre 500 pratiche sono state escluse esclusivamente per esaurimento fondi. Numeri che dovrebbero indurre a una riflessione sia in Unioncamere sia nella Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese del MIMIT, considerando la rilevanza strategica della proprietà intellettuale nel settore creativo e manifatturiero italiano.
La seconda criticità è il meccanismo del click-day. Disegni+ non prevede budget particolarmente elevati per singolo progetto, e proprio per questo risulta difficile giustificare un sistema di selezione basato esclusivamente sull’ordine cronologico di arrivo delle domande. Un modello che penalizza idee imprenditoriali potenzialmente molto valide, escluse per meri motivi procedurali e non per mancanza di qualità progettuale. In un ambito come il design – dove il valore aggiunto risiede nella qualità del disegno registrato e nella sua capacità di rappresentare autenticamente il Made in Italy – risulta quantomeno contraddittorio che l’esito del bando dipenda più dalla velocità di digitazione degli operatori incaricati che dal merito delle proposte.
Il bando è stato emanato con decreto direttoriale del 29 settembre 2025 e mira a sostenere la capacità innovativa e competitiva delle PMI attraverso lo sfruttamento economico dei disegni/modelli sui mercati nazionale e internazionale. Il progetto deve riguardare la valorizzazione di un disegno/modello registrato presso UIBM, EUIPO e WIPO (con l’Italia tra i paesi designati). Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 10 milioni di euro, e le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale fino all’80% delle spese ammissibili, con possibilità di elevazione all’85% nel caso di imprese in possesso della certificazione della parità di genere.
Le agevolazioni sono finalizzate all’acquisto di servizi specialistici esterni, con un focus sulle imprese manifatturiere interessate a favorire la messa in produzione di nuovi prodotti attraverso consulenze su materiali, prototipi, stampi, consulenza tecnica per la catena produttiva, certificazioni di prodotto e di sostenibilità ambientale e consulenza specializzata nell’approccio al mercato.
Le principali novità rispetto al bando 2024 riguardano:
- registrazione del disegno/modello a partire dal 1 gennaio 2023, articolo 3 del bando;
- modifica dei contenuti di alcuni servizi specialistici esterni, articolo 6;
- modifica dei massimali di agevolazione di alcuni servizi specialistici esterni, articolo 7;
- modifica alla disciplina delle domande presentate da soggetti beneficiari di agevolazione nei bandi Disegni+2023 e/o Disegni+2024, articolo 9;
- adempimento dell’obbligo in materia di assicurazioni a copertura dei danni da calamità naturali ed eventi catastrofali ai sensi dell’articolo 1, comma 101 della legge 30 dicembre 2023, n. 213 e del decreto-legge 31 marzo 2025, n. 39, articolo 3;
Proprio quest’ultimo punto sta generando molte perplessità e per alcuni imprenditori potrebbe essere l’ennesimo ostacolo alla partecipazione. Basta considerare che piccole e medie imprese hanno obblighi temporali di adempimento differenti o che partecipano al bando molte startup ospitate in acceleratori o spazi di coworking che si ritrovano a dover assicurare beni in affitto o comodato d’uso. A volte sembra che i bandi siano strumenti funzionali ad accelerare l’adeguamento delle imprese ad altri obblighi normativi invece che agevolare, con semplicità, tutto ciò che è realmente funzionale alla crescita e allo sviluppo dell’attività di impresa.
Le imprese in possesso di un disegno registrato possono attivare i propri servizi prima del “click day” del 18 dicembre, ma non prima della data di pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale. Ogni disegno/modello deve essere oggetto di una sola domanda di partecipazione e non deve essere stato agevolato dai bandi precedenti. Può essere agevolata, infine, una sola domanda per impresa.






















